Non si placano le polemiche sulla partita di domenica scorsa tra Nuorese e Valledoria, che avrebbe dovuto assegnare la Supercoppa sarda di calcio.

La gara unica, giocata tra le vincitrici della coppa sarda di Eccellenza e quella di Promozione della scorsa stagione, è stata disputata in casa della Nuorese allo stadio Frogheri (ore 15). Dopo che i tempi supplementari erano finiti sul risultato di 2 a 2, la contesa è stata sospesa dall'arbitro Manis di Oristano prima che si battessero i rigori: non si vedeva praticamente più nulla e già i tempi supplementari si erano svolti con luminosità precaria. L'impianto di illuminazione del Frogheri non si è mai acceso ed era quindi impossibile eseguire i penalty. Perciò tutti sotto la doccia.

Dopo la gara sono però divampate le polemiche, prima pacate, ora decisamente accese. Stamattina divampano ulteriormente, con Danilo Stangoni, presidente del Valledoria, squadra che milita in Promozione, letteralmente furibondo, che inoltre precisa ciò che a suo parere non è emerso in alcuni quotidiani locali, in riferimento al comportamento dei dirigenti della Nuorese.

"Sono scappati tutti via dopo il novantesimo, letteralmente spariti, compreso il presidente della Nuorese Soddu. Un comportamento surreale e irresponsabile - tuona il presidente del Valledoria -. In campo a gestire la situazione siamo rimasti noi del Valledoria assieme al dirigente della Federazione Mario Dessi e all'arbitro. Degli altri, ripeto, nessuna traccia. L'impianto di illuminazione - continua - non è mai stato provato, questo era evidente. Era fermo da agosto, lo sanno tutti, e dire che la Nuorese ha voluto giocare la partita a tutti i costi tra le mura amiche, facendosi però trovare incredibilmente impreparata. Peccato - conclude - perché è stata una bella partita, giocata inoltre meravigliosamente dai miei ragazzi".

Danilo Stangoni vuole però fortemente la Coppa, come tutta la società: "Ci spetta di diritto - sentenzia Stangoni - la responsabilità oggettiva della Nuorese è evidente".

A breve sulla partita ci sarà il verdetto della giustizia spostiva. Le polemiche però sembrano destinate a continuare.
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