E' una donna complessa, ribelle, determinata, inflessibile ma fragile, la Emily Dickinson che il regista Terence Davies racconta nel film "A quiet passion", interpretato da Cynthia Nixon, osannato dalla critica internazionale e ora nei cinema italiani dal 14 giugno.

Nel film seguiamo la grande poetessa americana dalla trasgressiva giovinezza fino alla maturità, nella sua scelta di rimanere chiusa all'interno del suo universo famigliare. La poesia fu per lei una via di fuga ma anche una gabbia: quei sentimenti che di giorno aveva deciso di non vivere, di notte prendevano vita nella scrittura: "Credo che i grandi scrittori abbiano la capacità di raccontare anche cose di cui non hanno esperienza - spiega il regista - in qualche modo sanno, hanno una saggezza. La loro visione del mondo è così unica, pura e essenziale, e questo è favoloso. Quando lei scriveva una poesia parlava con la sua anima".

Dickinson ebbe solo fama postuma, le sue poesie, scritte su foglietti piegati e cuciti con ago e filo, furono trovate e pubblicate dai familiari dopo la sua morte.

Altro tema al centro della pellicola è senz'altro la questione femminile: la Dickinson si batte contro la disparità dei diritti delle donne anche all'interno del suo piccolo universo. E la sua bravissima interprete, Cynthia Nixon, che abbiamo conosciuto come Miranda in "Sex and the city", è un'attivista per la parità di genere, ora anche candidata come governatrice dello stato di New York.

(Unioneonline/b.m.)
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