Solo messe per San Costantino ma questa decisione, imposta dall'emergenza Covid, a molti non è piaciuta. Diviso il paese, così come i cavalieri. C'è chi avrebbe voluto che l'Ardia, seppur in forma più intima, si corresse anche quest'anno, chi invece ha preso atto della situazione e seppur a malincuore ha accettato le decisioni prese.

Ma tra i cavalieri c'è chi in questi giorni non ha rinunciato a raggiungere il santuario e testare il percorso calcato ogni anno per l'Ardia. Il 29 giugno, giorno di San Pietro e Paolo, si sarebbero dovute tenere le prove delle pandele, quest'anno però non nominate dal parroco. In quella data però alcuni cavalieri hanno deciso di presentarsi lo stesso al santuario e di scendere da Su Frontigheddu, chi al passo, chi al galoppo incuranti anche del fatto che la pista non sia stata sistemata e l'arco non imbottito.

Dal 29 tutte le sere c'è qualche cavaliere che si presenta a San Costantino. "Il maneggio dei cavalli non mi risulta sia vietato. La pista è percorribile, i cavalli sanno bene dove passare. Per quel che riguarda l'arco non è stato imbottito perché l'Ardia non si correrà. Chi scende al galoppo si assume le responsabilità di ciò che fa", ha commentato il vice sindaco Salvatore Putzolu. Dal Comune avrebbero comunque voluto che almeno un segno della presenza dei cavalli nella due giorni di san Costantino ci fosse.
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