A Sedilo solo parroco e sindaco al seguito del simulacro di san Giovanni, patrono del paese, nella tarda serata di oggi 24 giugno per la processione in onore del Santo. Ma 11 cavalieri si sono comunque presentati in piazza e hanno preceduto il mezzo che trasportava il simulacro del Santo nel percorso. Qualche fedele nelle vie, qualcuno in più in piazza S'Ena e nella piazza della chiesa parrocchiale intitolata a San Giovanni Battista.

Le disposizioni del parroco don Battista Mongili, concordate con Questura e Prefettura, prevedevano che i fedeli potessero assistere dalle proprie abitazioni. Una decisione che non è andata giù al sindaco Salvatore Pes che pochi giorni fa ha scritto al Prefetto, al Questore, al vescovo di Alghero-Bosa, al parroco e per conoscenza al capo della Polizia a Roma e al Ministero dell'Interno chiedendo chiarimenti sull'applicazione della circolare del 13 giugno in merito alle processioni religiose.

Pes chiarisce: "La comunicazione che ho trasmesso è valida per tutte le processioni religiose, Ardia compresa, ma non solo di Sedilo. Stiamo ancora aspettando una risposta alla nostra comunicazione. Io ho sentito il Ministero degli Interni il quale mi ha confermato che sia il Prefetto che il Questore devono attenersi scrupolosamente a quella circolare". Quindi aggiunge: "Mi sembra che a Sedilo, ma in generale in Sardegna, quel famoso coefficiente che è stato individuato sia molto più che basso. Il rischio che noi attualmente abbiamo è pari a zero. Devono giustificare questo comportamento nei confronti di un'intera Isola e mi auguro veramente che il presidente della Regione Solinas si dia una smossa e dia risposte esaurienti ai sardi, perché questo fa parte della cultura dei sardi".

Sulla presenza dei cavalieri in piazza il sindaco afferma poi: " In base a quale ordinanza le persone non potevano stare e i cavalieri circolare? Io ho firmato un'ordinanza l'8 maggio dove autorizzo tutti i cavalli a circolare nelle vie e questo è ancora in vigore. Quindi non vedo alcuna limitazione alla circolazione dei cavalli. Oggi noi potevamo fare una processione: non c'è più limite al numero delle persone. Si dice solo che se ci sono più di mille persone bisogna dividerle in blocchi da mille, mantenendo le distanze".

Quindi il sindaco conclude: " Non c'è scritto da nessuna parte e tanto meno nessuno può stabilire che le persone non possono sostare nelle strade, nei marciapiedi e devono guardare il passaggio del simulacro dalle finestre e dai balconi".
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