"Qui come il terzo mondo", il sindaco di Ussassai chiede aiuto a Medici senza Frontiere
Il sindaco di Ussassai, Francesco Usai, esasperato dal muro di gomma delle istituzioni ha chiesto a Medici senza Frontiere l'invio di un equipe nel piccolo centro ogliastrino, dove una comunità senza riferimenti sanitari sul territorio è abbandonata a sè stessa: da tre anni il comune non ha un medico di base titolare che garantisca la continuità del rapporto particolarissimo che soltanto il medico di famiglia è in grado di stabilire con i suoi assistiti.
I medici dal 2018, a seguito del pensionamento dell'ultimo medico titolare,sono assunti attraverso incarichi semestrali rinnovabili a un anno, con una retribuzione ridotta del trenta per cento. Peraltro i mutuati di Ussassai sono 421, troppo pochi perchè la sede risulti appetibile per un professionista. In quest'ottica la Assl di Lanusei lo scorso luglio ha accorpato la sede di Ussassai a quella di Seui con 1230 mutuati.
L'escamotage sembra tuttavia non avere prodotto il risultato sperato. Dal primo gennaio 2021 nessun medico si è candidato al bando per la medicina di base di Ussassai e Seui. Nelle ultime settimane la crisi dell'assistenza di base è precipitata: il servizio è attivo una volta a settimana per cinque ore appena. Il primocittadino neoeletto, da settimane denuncia la sospensione di un diritto fondamentale: l'assistenza sanitaria sul territorio. Le istituzioni ancora non hanno dato risposte concrete attraverso l'ufficializzazione della sedi carenti. 421 persone devono confidare nella buona sorte: perchè il Pronto Soccorso di riferimento è a Lanusei, distante, in termini di percorrenza, quaranta interminabili minuti. Ma il sindaco Usai non si arrende.