Il Sulcis rivendica con forza l'autonomia in fatto di scelte organizzative del comparto della sanità.

È un messaggio emerso a tutti i livelli questa mattina nel corso di un partecipato convegno-manifestazione organizzato dall'ordine professionale degli infermieri del territorio e che ha visto la partecipazione a Carbonia in aula consiliare di molti sindaci, sindacati di categoria, numerose associazioni e semplici cittadini.

Tutti accomunati, oltre che dallo sdegno per la situazione, da un obiettivo: "Superare - avverte Graziano Lebiu, il coordinatore dell'ordine professionale degli infermieri - l'attuale sistema che vede la sanità pubblica del Sulcis legata a doppio filo, se non succube, di quella cagliaritana e riconquistare una autonomia scomparsa ormai da diversi anni alla pari della Provincia".

In quest'ottica sono stati pertanto denunciati molti dei mali che affliggono ormai da tempo il sistema locale e che vedono sindaci, sindacati, ed enti professionali in prima linea per rivendicare un maggior livello dei servizi.

In questo senso si inquadrano gli interventi anche di Don Salvatore Benutzi, del coordinatore di Amici della Vita Giorgio Madeddu, del segretario sanità Uil Efisio Aresti, del medico Paolo Zandara e E di vari sindaci e amministratori intervenuti o presenti come Paola Massidda, presidente della conferenza sociosanitaria del territorio.
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