Vaccini: catena del freddo e sicurezza i "nodi" da sciogliere
La distribuzione di milioni di dosi di vaccino contro il SARS-CoV-2 in tutto il mondo è una sfida epocale dal punto di vista della logistica.
Quali sono i punti più critici lo ha spiegato ad askanews un esperto del settore Luca Lanini, professore di Logistica e Supply Chain Management all'università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza.
"Grandi volumi in poco tempo e capillari sul territorio è per definizione una sfida logistica, se poi aggiungiamo la deperibilità del prodotto e temi ancora poco citati come la security, la sicurezza, la necessità di accompagnarlo con guardie giurate, l'esercito, la protezione dei centri di smistamento, è un elemento complicato", ha detto.
E il discorso vale ancor più nel caso di Pfizer/BioNtech il cui vaccino deve essere conservato a temperature molto basse, - 70 gradi.
Non rompere la catena del freddo è vitale, e complicato. Pfizer ha detto che fornirà dei piccoli box refrigerati con ghiaccio secco con all'interno 4.785 dosi che vanno aperti il meno possibile. Questo box semplifica ma non risolve, anzi pone altri problemi.
(Unioneonline/v.l.)