Era stata ritrovata morta il 12 luglio nel salotto di casa, ma non si trattò di un suicidio come il marito aveva cercato di far credere.

A Lago Patria nel Napoletano l'uomo è stato arrestato per l'omicidio della consorte. I dissidi fra Romana Danielova e Gennaro Di Falco sarebbero stati di natura economica. Il 12 luglio lui, 62 anni, aveva chiamato soccorso dicendo di aver trovato al risveglio la moglie impiccata con un cordino della tenda. Ricostruzione che da subito era apparsa inverosimile. Il capitano Andrea Coratza, comandante della compagnia dei carabinieri a Giugliano in Campania: "Già la dinamica presentata dal marito che era l'unica persona ad essere in casa non ci aveva convinto. Il cordino della tenda alla quale la donna si sarebbe dovuta impiccare non avrebbe mai potuto reggere il peso di un corpo umano, e mancava di un nodo. L'autopsia ha confermato tutto ciò".

L'esame autoptico indica come causa della morte lo strangolamento preceduto da una colluttazione.

L'uomo è anche indagato per lesioni gravi a una dottoressa del 118 intervenuta sul luogo del delitto, colpevole secondo lui di non aver effettuato un TSO nei confronti della moglie quando lo aveva richiesto. De Falco è nel carcere di Poggioreale.

(Unioneonline/F)
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