12 marzo 2017 alle 15:50aggiornato il 13 marzo 2017 alle 15:59
Clochard bruciato a Palermo, l'aggressore confessa: "Ero geloso"
"Ero geloso è stato un raptus", si è giustificato così dopo l'arresto Giuseppe Pecoraro, 45 anni benzinaio precario, accusato di aver bruciato vivo Marcello Cimino mentre dormiva sotto il portico della mensa dei frati cappuccini a Palermo. Pecoraro inizialmente ha tentato di giustificarsi dicendo di essersi bruciato "con la macchinetta del caffè". Ma dopo qualche ora è crollato e ha confessato.http://www.unionesarda.it/multimedia/Articolo.aspx?id=578597
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