La mobilitazione dei sardi: «Viviamo giornate storiche»
L’odissea del viaggio, traghetti pieni e disagi. Ma anche tanta emozione: «Un momento che ricorderemo per sempre»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Eravamo in 650 sul traghetto partito da Olbia, tanti sardi tutti insieme, tantissimi i ragazzi che hanno la stessa consapevolezza. La sensazione forte è quella di vivere un momento storico. L’ultimo dono che ci ha fatto il Papa»: don Cesare Nicolai, sacerdote di Tempio, sceglie un’immagine per raccontare il viaggio dei pellegrini partiti dall’Isola per l’ultimo saluto a Papa Francesco.
Navi e aerei hanno portato a Roma diverse migliaia di persone, duemila quelle che avevano già il viaggio prenotato per il Giubileo degli adolescenti. Le comitive più consistenti sono quelle di Cagliari e della Gallura. Si parla di 1600 ragazzi e ragazze, più 400 tra sacerdoti e accompagnatori. Questa mattina a Roma saluteranno per l’ultima volta Papa Bergoglio.
Dice il parroco di Luras, don Cosma Caria: «Il viaggio è stato abbastanza avventuroso, eravamo tantissimi sul traghetto e non sono mancati i disagi. Le persone qui hanno un’occasione per incontrarsi, per parlare, vengono da tutto il mondo. E i nostri ragazzi vivono questo. Con qualche emozione forte, come quando è arrivato l’alert della Protezione civile per la chiusura di piazza San Pietro».
Gilda De Angelis, 13 anni, è una delle ragazzine partite dalla Gallura per il Giubileo degli adolescenti e che, invece, saranno in piazza San Pietro per il funerale del Papa. Racconta: «È emozionante stare insieme a tante persone che arrivano da tutto il mondo, questo momento lo ricorderemo per sempre».