Come scegliere l’abbigliamento da lavoro giusto? Alcuni consigli
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Uno degli aspetti di maggiore importanza sia per le aziende che per i loro dipendenti è scegliere abbigliamento lavoro giusto e dunque in linea con la normativa attuale in merito alla sicurezza sui luoghi di lavoro. Una questione cruciale anche perché influisce sulla libertà di movimento della persona, sulla sua salute e performance.
Gli aspetti a cui prestare attenzione sono diversi ed è fondamentale optare per soluzioni certificate, come quelle proposte da una realtà dalla comprovata esperienza come Strauss, tra i principali produttori su scala internazionale per l’abbigliamento tecnico, da lavoro e attrezzature di protezione individuale. Entriamo più nei dettagli.
Come influisce l’abbigliamento da lavoro sulla sicurezza quotidiana?
Il binomio abbigliamento da lavoro e sicurezza è a oggi indissolubile e in grado di fare la differenza nella quotidianità, specialmente nelle professioni dove i rischi di infortuni e incidenti sono elevati, come quelle dell’edilizia (ma non solo).
Non a caso si parla a tutti gli effetti di DPI o Dispositivi di Protezione Individuale: indumenti rispondenti a requisiti specifici nell’ottica di ottemperare esigenze particolari. L’uso dei DPI è obbligatorio a fronte dell’entrata in vigore del Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro, ovvero il D.Lgs. 81/08, il quale individua tre categorie:
- DPI di prima categoria, adatti a quegli ambiti dove sussiste un rischio contenuto.
- DPI di seconda categoria, adatti ai contesti dove il livello di rischio è intermedio.
- DPI di terza categoria, necessari in quei luoghi di lavoro dove c’è un rischio elevato.
Ogni categoria denota rischi differenti e offre una protezione diversa. La scelta dei DPI deve essere fatta alla luce di un’analisi mirata dei rischi presenti sul luogo di lavoro e delle parti da proteggere.
Chi deve fornire l’abbigliamento di lavoro?
A dover fornire l’abbigliamento da lavoro, e dunque i DPI, per legge è il datore di lavoro: questo è quanto stabilisce l’articolo 77 del D.Lgs. 81/08. Ma cosa significa esattamente? Vediamolo insieme:
- Il titolare dell’attività deve effettuare un’analisi dei rischi e individuare la categoria di DPI più opportuna.
- Deve stabilire quali sono le condizioni e le modalità d’uso dell’abbigliamento da lavoro.
- Fornire ai propri dipendenti DPI dotati delle opportune certificazioni e quindi a norma.
- Monitorare nel tempo l’efficienza dei DPI, interessandosi di manutenzioni e riparazioni.
- Informare e formare i collaboratori in merito ai rischi cui sono soggetti e da quali, grazie all’uso dei DPI, risultano tutelati.
Quali rischi riduce l’abbigliamento da lavoro? Dipende dal settore
Tra i settori dove il tema della sicurezza sul lavoro risulta fondamentale troviamo l’edilizia. A confermarlo è anche il progetto “Cantiere” presentato recentemente a Sassari che ha come obiettivo ambizioso il raggiungimento di zero infortuni.
Un traguardo che per essere centrato richiede la dotazione di DPI adeguati: dai guanti anti-taglio passando per caschi e scarpe antinfortunistiche che limitano urti, abrasioni e cadute di materiali pesanti.
Premesso che una narrazione a parte spetta al settore medico e ospedaliero, altri ambiti in cui sono necessari indumenti da lavoro con caratteristiche ad hoc sono i seguenti:
- Logistica e magazzino: uno dei rami dell’economia in cui le aziende, non solo quelle sarde, stanno investendo di più in sicurezza. Tra gli indumenti più efficaci in chiave preventiva troviamo gilet ad alta visibilità e capi riflettenti, che proteggono da possibili incidenti con mezzi in movimento.
- Comparto industriale e imprese di manutenzione: tra i DPI più efficaci ci sono tute resistenti a sostanze chimiche, oli e scintille, che riducono il rischio di contatto e ustioni; capi impermeabili e termici, che difendono da condizioni climatiche estreme.
- Settore forestale: un ambito dove la sicurezza viene spesso sottovalutata. Tra i DPI di cui dotarsi ci sono pantaloni anti-taglio, giacche rinforzate, visiere specifiche che tutelano da condizioni ambientali difficili e da residui di materiali.
Possiamo dunque concludere che scegliere l’abbigliamento da lavoro giusto non è mai qualcosa di accessorio: è un investimento per la solidità delle aziende, oltre che per la salute delle persone. Una sicurezza che nasce da un approccio dove ogni figura fa la propria parte, in cui imprese e lavoratori camminano nella stessa direzione.