E' finita in una gigantesca rissa la discussione nel parlamento sudcoreano di un pacchetto di leggi di riforma dei media, con decine di esponenti di maggioranza e opposizione che sono passati alle mani prima e dopo le votazioni, con tanto di banchi e sedie finiti per aria. Secondo quanto riportato dalle tv di Seoul, la situazione è degenerata oggi, ultimo giorno di discussione in aula, con i provvedimenti fatti passare a colpi di maggioranza, mentre l'opposizione - assente inizialmente dai banchi per protesta - è tornata in aula per esprimere in maniera 'direttà il proprio dissenso. La battaglia ha coinvolto diverse decine di parlamentari, con almeno uno di essi finito in ospedale per ulteriori accertamenti. All'origine delle aspre polemiche tra gli schieramenti vi sono le regole di riordino del settore che, oltre a inasprire le tasse, regola i paletti antitrust ai media nazionali: ad esempio, quotidiani e società conglomerate saranno autorizzati a possedere una quota fino al 10% delle emittenti TV terrestri e fino al 30% per i canali di informazione e compagnie che producono contenuti televisivi. Le riforme sono state fortemente volute dal governo conservatore, guidato dal Grand National Party (Gnp), nell'ottica di stimolare crescita e concorrenza nel comparto televisivo. Di contro, l'opposizione con a capo il partito Democratico vede i provvedimenti come una stretta al pluralismo e alla libertà d'informazione, nonchè un regalo del governo ai principali quotidiani conservatori del Paese.
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