La richiesta è di almeno due euro. Se ne lasci meno storcono la bocca, se si è fortunati. Se non ne lasci, invece, diventano (verbalmente) aggressivi, molesti, minacciosi. «Un’offerta ce la lasci? A te costa meno dei parcheggi blu, a noi svolti la giornata. Noi troviamo i posti e custodiamo pure le auto. Grazie a noi, si può stare sicuri che nessuno la toccherà», si sentono dire da alcuni giorni i cagliaritani che alla Quarta Fermata cercano un parcheggio in vista di una giornata al mare. Succede soprattutto nel pomeriggio, soprattutto nel fine settimana (ma non solo), quando la zona dietro la parrocchia Vergine della Salute è un incastro di auto lasciate in sosta selvaggia (sulle aiuole, in curva, sulle strisce pedonali, a ridosso di un incrocio, nel piazzale della chiesa) e di parcheggiatori abusivi che guidano il “traffico” dei parcheggi. Al Poetto, infatti, ci sono gli abusivi che inventano posti auto dove non ci sono e dove non si può. «Sterza, sterza», guida la manovra uno mentre fa infilare un Suv tra un segnale di “dare precedenza” e un palo della luce, neanche fosse una Smart. Due euro per la fatica di aver trovato quel gioiello di posteggio e di averlo aiutato nelle manovre sono tassativi. «Ma dobbiamo mangiare, non ci puoi dare qualcosa di più?». Ne incassa cinque, stavolta. E con un sorriso all’automobilista che lascia l’auto li congeda con un augurio: «Godetevi il mare».

La denuncia  – I parcheggiatori abusivi al Poetto non sono una novità. Arriva l’estate e, puntualmente, tornano anche loro. Poche settimana fa la polizia municipale ne ha bloccato e allontananti alcuni che a Marina Piccola cercavano di mettere a reddito l’ultima parte dello sterrato. Forse spinti anche dal caro-prezzi dei parcheggi di quest’anno, sembrano avere meno remore degli anni passati. Se si prova infatti a evitarli, cercando di non seguire le loro indicazioni e sfuggire così all’obbligo di versare l’obolo, loro raggiungono gli automobilisti e chi non è accondiscendente subisce una “scorta” non gradita, spesso accompagnata da minacce. «È insopportabile», dice il signor Luciano. «Martedì scorso, nel pomeriggio, in via Vulcano erano in due, volevano farci parcheggiare l’auto davanti all’incrocio, palesemente in divieto di sosta. Abbiamo cercato di allontanarli, parcheggiando più avanti in uno stallo tracciato. Ci hanno inseguito, noi abbiamo continuato a non voler pagare, loro ci hanno insultato e minacciato di farci trovare l’auto rigata. Abbiamo incrociato una Volante della polizia, sono intervenuti e la situazione si è risolta. Ma non è giusto, chi vuole trascorrere una giornata serenamente al mare non deve essere costretto a subire questa angherie», aggiunge. L’intervento della polizia ha fermato gli abusivi alla Quarta Fermata dopo martedì, finora, non sono più tornati. Ma come la tela di Penelope, disfatta e ritessuta di continuo, così è la morsa dei parcheggiatori abusivi. Ecco perché in molti sono convinti che torneranno già domani o domenica.

Marina Piccola – A Marina Piccola c’è invece il mondo di Sergio, per trent'anni ex circense: con la colonia felina (certificata dalla Asl) e le sue cinque caprette accoglie gli automobilisti dentro un terreno dove da 13 anni vive e ha la residenza. «Solo offerta libera», dice. «Noi non siamo abusivi», ribadisce. «Chi vuole ci lascia un’offerta, chi non vuole no. Facciamo un servizio al cittadino, siamo in tre a controllare le auto. E ci sono anche le telecamere lungo il recinto. Questo spazio lo teniamo pulito, e al sicuro». Ripete: «Non dite che sono abusivo, perché non lo sono. Le persone apprezzano il servizio che diamo, nel weekend tutti i posti sono occupati».

(Unioneonline)

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