#AccaddeOggi: 4 giugno 1965, sette operai muoiono in un cantiere alle porte di Cagliari
Accadde OggiÈ mattina quando i cagliaritani vengono a conoscenza di una terribile tragedia.
In un cantiere, alle porte della città, sette operai hanno perso la vita investiti da una violenta scarica elettrica "sprigionatasi dai fili dell'alta tensione contro i quali è andata ad urtare una gru mobile che le vittime spostavano da un punto all'altro del cantiere", scrive L'Unione Sarda il 4 giugno, all'indomani della tragedia.
Solo due manovali, impegnati nella manovra, vengono risparmiati.
Teatro della sciagura una vasta aerea nelle campagne tra Assemini e Macchiareddu, dove da dicembre 38 operai di un'impresa cagliaritana (la S.A.C.O.R.I.) lavorano alla costruzione di un nuovo stabilimento industriale.
I sette operai muoiono all'istante: Efisio Loddo, 56 anni, sposato e padre di cinque figli, Giovanni Piano, 46enne, lascia anche lui cinque figli, Palmido Deidda, 17 anni (tutti di Cpoterra), Francesco Nioi, 50 anni, da Assemini, Primao Pulisci, 38 anni da Villamar, ma residente ad Assemini dove viveva con la moglie e un figlioletto, Edoardo Perra, 26enne, da Gesturi e Emanuele Sanna, 56 anni, residente a Capoterra.
Viene subito aperta un'inchiesta, sotto accusa per la morte dei sette operai finiscono il direttore dei lavori e il capo cantiere.
Febbraio