#AccaddeOggi: 17 settembre 2009, ucciso in Afghanistan un parà sardo
Matteo Mureddu è vittima di un attentato rivendicato dai talebani. Con lui muoiono altri cinque paràSono trascorsi 10 anni dal giorno in cui Matteo Mureddu veniva ucciso in un feroce attentato rivendicato dai talebani, in Afghanistan.
Matteo, parà della Folgore, aveva solo 26 anni e un appuntamento importante. A giugno del 2010 avrebbe raggiunto la sua fidanzata all'altare.
Il destino però vuole diversamente: quel 16 settembre del 2009 alle 12:10 ora locale (9:40 in Italia) c'è anche lui a bordo di uno dei convogli investiti dall'esplosione di una Toyota bianca carica di tritolo, a Kabul.
L'urto è violentissimo: scaglia il primo blindato all'esterno della strada e colpisce il secondo sulle parte anteriore. Muoiono Matteo e altri cinque parà: sono il tenente Antonio Fortunato, 35 anni, il primo caporal maggiore Davide Ricchiuto, 26 anni, il sergente maggiore Roberto Valente, 37 anni, il primo caporal maggiore Giandomenico Pistonami, 26 anni, e il primo caporal maggiore Massimiliano Randino, 32 anni. Vittime anche quindici civili afgani. Una sessantina i feriti, tra cui quattro militari italiani.
"Per l’Italia - si legge su L'Unione Sarda - non era stato versato mai tanto sangue in una missione all’estero dopo Nassiriya".
La notizia getta nello sconforto la sua città, Solarussa. "Dovevano dirci che questa è una guerra, non una missione di pace", il grido sconsolato della madre.
(Unioneonline/D)
Agosto 2019