«L’endometriosi è una malattia infiammatoria cronica molto frequente (colpisce una donna su dieci) caratterizzata dalla presenza di tessuto endometriale in sede ectopica e spesso associata a un importante deterioramento della qualità della vita delle donne che ne sono affette per dolore pelvico cronico e infertilità. Le localizzazioni più frequenti della malattia sono a livello pelvico e può essere coinvolto l’intestino e l’apparato urinario. La sua frequenza ne determina l’elevato impatto sociale in quanto la ricorrenza dei sintomi durante il ciclo mestruale nelle donne affette condiziona la frequenza scolastiche nelle ragazze, le assenze lavorative, le relazioni di coppia legate ai dolori e all’infertilità, la perdita di autostima». Un’efficace introduzione agli effetti e alla diffusione dell’endometriosi la offre il professor Stefano Angioni, direttore della Ginecologia e Ostetricia del Policlinico Duilio Casula, in una puntata di “15 minuti con…”, il talk di approfondimento sulla salute dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari, in collaborazione con il gruppo Unione Sarda, condotto dal giornalista Fabrizio Meloni, responsabile della Comunicazione e delle relazioni esterne dell’Aou.

«Il trattamento medico», spiega Angioni, «è nella maggior parte delle volte quello di prima scelta. Si utilizzano prevalentemente farmaci ormonali che agiscono sull’endometrio e sui focolai endometriosici. Questi farmaci bloccano la mestruazione e sono generalmente efficaci sul dolore cronico ma non consentono la ricerca di una gravidanza. Lo scopo del trattamento medico non è quello di eliminare la malattia ma di migliorare la qualità di vita della paziente e di impedire o ridurre un eventuale aggravamento».

«Il trattamento chirurgico, nel caso sia indicato», prosegue il medico, «deve evitare di danneggiare la fertilità e, presso la Clinica Ostetrica e Ginecologica dell’AOU di Cagliari, a tale scopo, si applica spesso un particolare approccio mediante l’utilizzo del laser a diodi (un nuovo tipo di laser) che rispetta il tessuto ovarico sano e consente il trattamento delle cisti ovariche endometrosiache minimizzando potenziali effetti negativi. Un’altra indicazione al trattamento chirurgico è presente in quelle pazienti che presentano una endometriosi che infiltra i tessuti (endometriosi infiltrante o profonda) che non risponde alla terapia medica ed è associata spesso a un importante impatto negativo sulla qualità di vita per dolori forti o alterazioni della funzionalità urinaria o intestinale. Tale trattamento prevede un’esperienza chirurgica importante in quanto la malattia può coinvolgere i nervi, la vescica, l’uretere, l’intestino ed è spesso associata ad aderenze tenaci tra l’apparato genitale interno e gli altri organi. L’escissione chirurgica dell’endometriosi severa/profonda infiltrante è, a volte, eseguita da un’équipe multidisciplinare in associazione tra ginecologo esperto, il chirurgo colo-proctologo o l’urologo».

Luca Mirarchi

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