Potenziamento e innovazione: la flotta del comparto nautico sardo è sbarcata in Francia per presentare quello che, a tutti gli effetti, rappresenta l’attuale terzo settore industriale dell’Isola.  

In uno dei più importanti eventi nautici mondiali, il Cannes Yachting Festival, il Consorzio Industriale Provinciale Nord Est Sardegna e  la Regione, con l’Assessorato alla Programmazione e all’Industria, hanno presentato le strategie di sviluppo del comparto, che registra numeri in aumento: il fatturato complessivo del 2024 è di 644 milioni di euro tra attività di refit e di produzione.

La prossima settimana, inoltre, al Salone Nautico di Genova, verrà illustrata anche la quinta edizione della Fiera Nautica di Sardegna, iniziativa promossa con il supporto della Regione e dell’Assessorato all’Industria, prevista per la primavera prossima nella Marina di Porto Rotondo.

Nell’ottica di un mercato sempre più esigente, il presidente del Cipnes, Livio Fideli, ha sottolineato l’importanza della formazione mirata alle esigenze delle imprese e ricordato i percorsi didattici messi in campo, dalla preparazione delle maestranze fino ai livelli accademici, grazie alla nuova facoltà di Ingegneria Navale attiva a Olbia dall’anno scorso. «La crescita della nautica richiede professionalità sempre più specifiche – ha detto il presidente del Cipnes -  Con i percorsi formativi dedicati vogliamo garantire manodopera qualificata e competenze tecniche in linea con le richieste del mercato». 

Tra le aziende che operano nel Distretto olbiese presenti al salone di Cannes Maori, Novamarine, Seawater e G-Tender,  testimonianza della vitalità e della diversificazione del comparto. 

«L’Isola – viene sottolineato – continua ad attirare  nuovi operatori del settore, consolidando il proprio ruolo come hub industriale nel Mediterraneo, investitori a cui il Cipnes offre percorsi di accompagnamento, facilitando l’accesso al mercato e al quadro normativo locale e promuovendo progetti innovativi in ambito green energy, come la produzione di biometanolo dai rifiuti organici, destinato a diventare un carburante alternativo anche per la nautica».

Durante la conferenza stampa è stata evidenziata anche la crescita record dell’export verso la Francia, passato in due anni da 1 a 12 milioni di euro.

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