La crisi economica legata al Covid-19 ha messo in ginocchio la Sardegna. 

Con il lockdown e le attività chiuse a causa della pandemia l’Isola ha registrato nel 2020 un boom di erogazioni del reddito di cittadinanza, da circa 50mila a 60mila.

Lo ha rivelato il ventesimo rapporto annuale dell'Inps dal titolo "L'innovazione dell'Inps per il rilancio del Paese".

Il ricorso alla misura di contrasto alla povertà, creata dal primo governo Conte prima della pandemia, si attesta al 7,4% ed è una delle più alte in Italia.

Nel 2020 si è registrato un forte incremento.

"Anche la percentuale di revoche e decadenze della misura - ha detto il direttore dell'Inps Sardegna, Alessandro Tombolini - è inferiore rispetto alle altre Regioni. Non esistono controprove ma è ragionevole presumere che la causa principale dell'aumento del reddito di cittadinanza possa essere legata alla pandemia".  

Nel rapporto vengono presentate anche le due proposte lanciate dall'Istituto nazionale di previdenza sociale: l'introduzione della Disability Card, che attesta la condizione di disabilità o non autosufficienza, e la piattaforma per la Gig Economy, ovvero la co-creazione con partner istituzionali e provenienti dal privato di un elenco digitale per rider e piattaforme dove registrare tutti gli attori coinvolti, con lo scopo di far confluire eventi e dati relativi sia ai rapporti sia alle modalità di svolgimento del lavoro. 

(Unioneonline/F)

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