I mari che si impoveriscono, i cambiamenti climatici e un sistema pesca al collasso. A soffrire sono anche le marinerie del Golfo dell’Asinara. A Porto Torres negli ultimi anni, il comparto ittico locale ha subito un progressivo e drammatico ridimensionamento dovuto all’aumento dei costi di gestione, alla riduzione del pescato, alle restrizioni normative e alla mancanza di misure strutturali di sostegno.

La drastica riduzione delle unità di pesca operative nel Golfo dell’Asinara e lo spopolamento delle risorse ittiche stanno determinando un vero collasso del comparto, con il rischio concreto di vedere scomparire una delle attività simbolo della nostra comunità. Promotori di un ordine del giorno in consiglio comunale sono gli esponenti del movimento autonomista Porto Torres Avanti, Bastianino Spanu e Costantino Ligas, per i quali «la pesca nel Golfo dell’Asinara non costituisce solo una risorsa economica, ma anche un presidio identitario e culturale che testimonia la storia e le tradizioni di Porto Torres». In particolare i due consiglieri chiedono «un piano straordinario di sostegno che coinvolga in modo coordinato le istituzioni comunali, regionali e nazionali, nonché gli enti di settore e le associazioni di categoria», un intervento per il quale «l’amministrazione comunale è necessario si faccia promotrice presso la Regione Sardegna e il Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle Foreste di un tavolo permanente di crisi del comparto ittico del Golfo dell’Asinara, predisponendo un programma di interventi urgenti comprendente misure economiche dirette, agevolazioni sui carburanti, incentivi al ricambio generazionale, formazione professionale e sostegno alla commercializzazione dei prodotti locali». Misure indispensabili per salvare il settore economico, fonte di reddito per un numero importante di pescatori.

«E’ utile che si attivi una campagna di valorizzazione e promozione del pescato locale, integrata con le filiere del turismo, della ristorazione e dell’artigianato tradizionale», sottolineano Spanu e Ligas. «Pertanto chiediamo che il Consiglio comunale di Porto Torres impegni il sindaco e la giunta a richiedere con urgenza alla Regione Sardegna e al Ministero competente l’istituzione di un fondo straordinario di sostegno per la pesca nel Golfo dell’Asinara». In secondo luogo si chiede di convocare un incontro operativo con le marinerie locali, le cooperative di pescatori e le associazioni di categoria per la definizione delle priorità e delle misure necessarie. «Occorre promuovere una cabina di regia interistituzionale tra Comune, Regione, Autorità di Sistema Portuale e Parco Nazionale dell’Asinara per la salvaguardia e il rilancio del comparto, così da prevedere all’interno del Piano Strategico della Città Metropolitana, un capitolo dedicato al rilancio della pesca e delle attività connesse nel Golfo dell’Asinara», concludono gli esponenti di Porto Torres Avanti. .

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