Sviluppo delle aziende e delle produzioni. Ma anche come contrastare lo spopolamento, i costi elevati delle esportazioni dei prodotti e tanto altro. Si è parlato anche di questo in mattinata durante l’evento Ponti Rurali, organizzato dal Distretto Rurale del Giudicato di Arborea nella sede di Palmas Arborea.

Il focus si è concentrato sulle strategie di collaborazione tra Distretti per il successo delle aziende, sulla condivisione delle esperienze distrettuali e lo scambio di buone prassi, sulla rete interdistrettuale e le opportunità di sviluppo per le aziende. Al tavolo hanno preso parte il presidente del Distretto organizzatore Pietro Paolo Erbì, la coordinatrice Eleonora Marongiu. E poi Maria Giuseppina Cireddu, direttrice del Servizio sviluppo dei territori e delle comunità rurali presso la Direzione generale dell'Agricoltura e riforma agropastorale della Regione Sardegna. Alla giornata hanno partecipato anche gli esponenti politici regionali del territorio Salvatore Cau, Alessandro Solinas e Antonio Solinas.

All’evento Ponti Rurali sono stati invitati tutti i Distretti Rurali della Sardegna, ben 25. Ciascun presidente ha potuto presentare il proprio Distretto e condividere con ciascuno gli aspetti positivi e quelli più critici da affrontare con nuove sfide non solo regionali ma anche nazionali e internazionali.

«La giornata di oggi è stata molto soddisfacente - commenta il presidente Erbì - muoviamo i primi passi verso una nuova pagina da scrivere caratterizzata dall’unione di intenti e dal perseguimento comune degli obiettivi volti a far emergere la ruralità, gioiello prezioso della nostra isola, in Italia e nel mondo. Abbiamo tracciato la strada volta al benessere delle comunità che dovranno incontrarsi e avviare nuove e fruttuose collaborazioni».

«Ponti Rurali è una metafora e intende significare l’unione dei distretti della Sardegna per il benessere delle nostre aziende - commenta la coordinatrice Eleonora Marongiu - desideriamo che i Distretti possano essere un modello per le nostre aziende, affinché si possa aumentare la competitività, non solo per quel che riguarda il mercato interno ma anche il mercato nazionale ed internazionale». 

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