“Stop al blocco dei licenziamenti”, l’annuncio del ministro Brunetta
Restano esclusi i settori in crisi del tessile, del calzaturiero e della moda
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"Oggi abbiamo deciso di porre fine blocco dei licenziamenti, pur con una serie di eccezioni legate ai settori più in crisi. Denota la nostra volontà di tornare al mercato e alla fisiologia, ma difendendo i comparti più in difficoltà".
L’annuncio arriva dal ministro per la Semplificazione e la pubblica amministrazione Renato Brunetta, al termine della cabina di regia a Palazzo Chigi sul tema del lavoro, a cui hanno preso parte anche Orlando, Giorgetti, Speranza, Bonetti, Franco e Patuanelli.
Nonostante le proteste dei sindacati, l’esecutivo guidato da Mario Draghi tira dritto e continua sulla linea preannunciata a fine maggio.
Lo sblocco dei licenziamenti – a partire dal primo luglio – riguarda l'industria manifatturiera ed edilizia con l'eccezione per il tessile e i settori a esso collegati (calzaturiero, moda), spiegano fonti vicine al presidente del Consiglio. Contestualmente le aziende di quei settori potranno fruire della cassa integrazione gratuita.
A partire da domani Draghi incontrerà le parti sociali per affrontare il tema.
"Quando il Governo Draghi annunciò che non avrebbe prorogato il blocco dei licenziamenti abbiamo lavorato su quella che ci pareva l'unica opzione ragionevole; la selettività dei sostegni ai lavoratori seguendo il livello di crisi dei settori. E quello di oggi sembra buon compromesso", ha commentato su Twitter il segretario del Partito democratico Enrico Letta.
(Unioneonline/F)