L’estate ufficialmente è iniziata da pochi giorni, ma in Sardegna la stagione turistica ha preso il via già diverse settimane fa, in anticipo rispetto al 2020.

Nei quattro principali porti sardi (Cagliari, Olbia, Porto Torres e Golfo Aranci) dal primo al 20 giugno è stato registrato tra arrivi e partenze un traffico passeggeri di oltre 217mila persone, +116% rispetto allo stesso periodo del 2020, quando il calo rispetto al 2019 era stato del 71%.

“Assistiamo a una rapidissima e netta ripresa dei traffici portuali, la tendenza ci avvicina sempre più al periodo pre-Covid”, afferma il presidente dell’Autorità portuale della Sardegna Massimo Deiana. “Da maggio registriamo incrementi percentuali a tripla cifra, c’è un rapido ritorno alla normalità dopo il tracollo del 2020”.

Difficile fare previsioni, ma “contiamo di recuperare almeno il 15% delle perdite 2020 e di assestarci a un -25% complessivo rispetto al 2019, anno in cui i porti sardi hanno registrato una performance straordinaria, sfiorando quota 5milioni di passeggeri".

Se nei porti la situazione è omogenea, non altrettanto si può dire degli aeroporti, dove Cagliari va a tutt’altra velocità rispetto a Olbia e Alghero.

"Il nostro è tra gli scali che hanno perso meno in Italia tra gennaio e maggio”, dichiara il direttore commerciale di Sogaer Davide Crognaletti.

Da inizio giugno a questa settimana l’aeroporto cagliaritano cresce di oltre il 400% rispetto al 2020: “I numeri del 2019 sono distanti, ma la stagione estiva è iniziata un mese prima rispetto a un anno fa, quindi contiamo in un significativo recupero”.

Buona anche la ripresa del traffico internazionale, con le compagnie aeree che “hanno confermato l’operativo di luglio agosto”. 

"Il nostro network – sottolinea Crognaletti – prevede 85 destinazioni, 46 internazionali, il numero più alto di sempre, più del 2019 da record”.

A Olbia invece da inizio giugno sono transitati circa 140mila passeggeri, il 55% in meno del 2019. Sono attivi da giugno 54 collegamenti contro i 68 del 2019: mancano i mercati internazionali, la cui ripresa è più lenta.

C’è ottimismo perché i posti disponibili a luglio e agosto sono allineati al dato del 2019, ma è difficile prevedere quanto saranno riempiti i voli.

Simile la situazione ad Alghero, dove dal primo giugno sono transitati circa 60mila passeggeri, 53% in meno rispetto al 2019. I collegamenti attivati sono 28, nel 2019 erano 31. Gap che sarà colmato a luglio soprattutto grazie ai nuovi 11 voli di Ryanair, 6 nazionali e 5 internazionali.

(Unioneonline/L)

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