Una Pasqua di attesa per gli 800 ex operai delle aree di crisi complessa di Porto Torres e Portovesme che ancora non hanno ricevuto la mobilità in deroga, scaduta a dicembre. Superato il controllo della Corte dei Conti sul decreto, firmato nei giorni scorsi il verbale d'intesa tra assessorato al Lavoro e sindacati, a giorni sarà aperto il Sil per l'inserimento dei nominativi degli aventi diritto.

La lettera al Ministro

Intanto cresce il pressing per accelerare l'iter, a cominciare dall'assessore al Lavoro Alessandra Zedda che nei giorni scorsi ha inviato una nota al ministro del Lavoro Nunzia Catalfo. Innanzitutto per sottolineare l'importanza di «procedere con la massima tempestività all'erogazione delle indennità e dei trattamenti, sarebbe necessaria una semplificazione delle procedure». L'assessore al Lavoro ha fatto notare anche che le risorse previste attualmente per le aree di crisi complessa in Sardegna non sarebbero sufficienti a coprire le indennità per tutto l'anno ma sarebbero sufficienti fino a settembre 2020.

L'importo degli assegni

C'è poi il tema dell'importo degli assegni: nei casi di terza o quarta deroga la mobilità può scendere anche a 400 euro. «Cifre di gran lunga inferiori a qualsiasi altra forma di sostegno al reddito», ha scritto Zedda nella lettera al ministero del Lavoro. Una questione, quella dell'equiparazione delle diverse misure di sostegno al reddito, che anche i sindacati hanno sollevato più volte nei diversi incontri. «È inaccettabile che i lavoratori percepiscano un ammortizzatore ben al di sotto della soglia di povertà - dice Roberto Forresu, segretario regionale della Fiom Cgil - è necessario che si proceda con un'equiparazione delle diverse misure». Dopo quattro mesi di attesa la mobilità per gli 800 ex operai potrebbe arrivare nelle prossime settimane. «Bisogna fare presto, questo è un argomento su cui non si può perdere tempo - dice Rino Barca, della Fsm Cisl - ancora di più in un momento di emergenza come questo». «Ci auguriamo che la procedura acceleri - dice Renato Tocco, segretario della Uilm del Sulcis - ci sono tante famiglie che attendono quei soldi e l'importo dovrà essere equiparato agli altri strumenti vigenti».

Antonella Pani

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