Mercati europei in cauto rialzo. A Piazza Affari (+1,21%) vola Leonardo
L'attesa per le decisioni della Fed americana e per l'esito della corsa elettorale olandese hanno suggerito cautela agli investitori.
Le borse europee hanno così generalmente chiuso in lieve rialzo: dal +0,15% di Londra al +0,18% di Francoforte, al +0,23% di Parigi. Mentre Milano ha realizzato guadagni più consistenti (+1,21%), mettendo a segno la miglior performance del continente.
Piazza Affari ha beneficiato dei risultati dei titoli bancari ed energetici.
Nel comparto finanziario, gli acquisti hanno premiato soprattutto Unipol (+3,54%), seguita da Banco Bpm (+2,62%), UniCredit (+1,99%) e Mediobanca (+1,72%) e Generali (+1,21%). Tra gli istituti di credito, in progresso anche Intesa Sanpaolo (+1,07%), Ubi Banca (+0,43%) e Bper (+0,18%).
La risalita del prezzo del greggio, in scia anche al dato sulla diminuzione delle scorte americane, ha poi favorito i titoli petroliferi: come Tenaris (+2,32%), Eni (+1,38%) e Saipem (+1,07%).
Ma lo sprint di giornata è stato quello di Leonardo-Finmeccanica, che sul finale ha raggiunto un rialzo del 7,7%, in seguito alla diffusione dei conti 2016. Nonostante l'utile sia calato rispetto a quello del 2015, il Cda proporrà infatti di distribuire un dividendo agli azionisti (0,41 euro per azione): evento che non accadeva ormai da sei anni.
Per il resto, tra gli industriali sono state ben comprate le azioni Cnh Industrial (+2,35%), Prysmian (+1,83%) e anche Fiat Chrysler (+1,9%), dopo le dichiarazioni del numero uno di Volkswagen, Matthias Muller, che ieri non ha escluso una possibile alleanza con altri costruttori. Secondo alcune fonti, il dossier Fca sarebbe sul tavolo del gruppo di Wolfsburg, che intanto oggi ha assistito ad altre perquisizioni (in casa Audi) legate allo scandalo Dieselgate.
La maglia nera di giornata va invece a Salvatore Ferragamo (-2,27%), per il quale gli analisti prospettano un 2017 "di transizione". Male anche un altro player della moda, Yoox, che ha lasciato sul terreno l'1,83%.
Per quanto riguarda l'obbligazionario, lo spread Btp-Bund termina a quota 187 punti base, con il rendimento dei decennali italiani al 2,28% (mentre quello degli omologhi tedeschi è allo 0,41%).