Alcuni casi sospetti di “blue tongue” (lingua blu) in Ogliastra e torna l'incubo della febbre catarrale che colpisce gli ovini e mette in ginocchio gli allevamenti.

Il bestiame che ha presentato i sintomi della malattia si trova all'interno di due allevamenti di Bari Sardo e altri due di Villagrande Strisaili.

Sono in corso gli esami nei laboratori dell'Istituto zooprofilattico, ma gli esiti dovranno poi essere confermati dal centro di riferimento nazionale di Teramo. Saranno loro ad accertare il sierotipo, ufficializzando così il ritorno del morbo nel territorio ogliastrino.

"Stiamo aspettando l'esito e se dovesse essere positivo ci muoveremo con tutte le indicazioni dell'Ats per isolare i focolai e impedire che la malattia dilaghi", spiega il sindaco di Bari Sardo Ivan Mameli.

Stesse precauzioni a Villagrande. "Sulla base dei risultati che ci arriveranno dall'Ats metteremo in campo tutte le misure sanitarie del caso in coordinamento con la Assl di Lanusei - conferma il sindaco Alessio Seoni - per il momento si tratta solo di sospetti".

I due primi cittadini fanno sapere che "negli allevamenti in questione si stanno già adottando misure di contenimento del virus per impedire che ci siano contatti con altri allevamenti". 

(Unioneonline/v.l.)

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