Un indennizzo forfettario per ogni capo ovicaprino morto a causa dell'epidemia della blue tongue e tre euro per ogni capo presente in azienda alla dichiarazione della sede di focolaio.

È quanto previsto dalle nuove direttive approvate oggi dalla Giunta, su proposta dell'assessore dell'Agricoltura Pier Luigi Caria, per gli aiuti alle aziende zootecniche stanziati nel fronteggiare i danni causati dalla febbre catarrale degli ovini.

Con una disponibilità totale di 4.771.250,11 euro si interverrà quindi sui circa 36mila capi morti e sugli 850mila capi coinvolti nei focolai.

Il calcolo forfettario dei tre euro a capo presente nelle aziende sede di focolaio è stato previsto soprattutto per fronteggiare le maggiori spese che gli imprenditori hanno dovuto sostenere nell'acquisto di medicinali per il trattamento degli animali infetti e di repellenti, per limitare la circolazione degli insetti vettore all'interno degli ambienti di ricovero in cui sono state detenute le greggi.

Il calcolo forfettario a capo tiene inoltre conto del calo delle produzioni e delle restrizioni alla movimentazione degli animali che hanno generato un aggravio nei costi alimentari causati dall'impossibilità di spostare gli animali verso i pascoli.

Possono presentare domanda il proprietario o il detentore degli animali il cui allevamento è stato dichiarato sede di focolaio di blue tongue entro il 28 febbraio 2018.

(Unioneonline/D)
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