Imprese sarde, un tavolo permanente per rafforzare la competitività anche a livello internazionale
L’annuncio dell’assessore regionale all’Industria Cani a Cagliari, durante il convegno “La Sardegna cresce nel mondo”Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
L’istituzione di un tavolo permanente di confronto con associazioni di categoria e stakeholder per costruire insieme politiche efficaci di internazionalizzazione e rafforzare la competitività delle imprese sarde nel triennio 2026-2029.
È l'annuncio dato dall'assessore regionale all'Industria della giunta Todde, Emanuele Cani, al termine dell'evento “La Sardegna cresce nel mondo: l'internazionalizzazione del sistema Sardegna 2026-2029”.
All’incontro è intervenuta anche la presidente della Regione, Alessandra Todde, che nel suo saluto ha evidenziato come la Sardegna sia «fatta anche dai quattro milioni di sardi che vivono nel mondo, che rappresentano competenze, intelligenza, opportunità che spesso noi non riusciamo a valorizzare e a riportare nella nostra isola».
La mattinata è iniziata con un'introduzione dell'assessore Cani e la presentazione delle politiche finora intraprese dalla Regione per favorire l'internazionalizzazione e ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali e dei principali attori dell'ecosistema produttivo e dell'export.
Sono intervenuti Massimo Donato per il ministero delle Imprese e del Made in Italy, Claudia Tola per l'ICE, l'esperto del settore Massimo Cugusi e i rappresentanti di Confindustria, Alberto Tidu, Confapi, Sandro Atzori, e Legacoop, Carla Della Volpe.
Nel corso dei lavori sono stati approfonditi il ruolo della "Casa del Made in Italy", le iniziative di promozione della Sardegna nei mercati internazionali e le prospettive di sviluppo del sistema produttivo regionale.
Nel pomeriggio si è svolto il momento centrale e conclusivo di "Sardinia Unlocked 2025", primo esperimento di "intelligenza collettiva" in Italia promosso dall'associazione Nodi con il sostegno dell'assessorato dell'Industria, che per due giorni ha coinvolto quasi 400 persone, in Sardegna e nel mondo, nella co-progettazione di idee e soluzioni per affrontare alcune delle principali sfide dell'Isola.
Nel suo intervento, la presidente Todde ha sottolineato il valore del confronto aperto e dell'innovazione generata dalle comunità sarde globali, evidenziando il ruolo dei gruppi di intelligenza collettiva riuniti per l'occasione da ogni parte del mondo. «Mi piace l'idea della contaminazione: non dobbiamo avere paura di ciò che sta fuori. Sono tanti i sardi che, vivendo in contesti diversi, possono arricchire ciò che le istituzioni devono fare», ha detto.
La governatrice ha poi rimarcato la missione delle istituzioni in campo di sviluppo, innovazione e impresa: «Le istituzioni non devono guidare l'innovazione, ma devono facilitarla. Devono renderla possibile, creare le condizioni per un ecosistema vivo e capace».
(Unioneonline/l.f.)
