Grandi eventi e turismo: il binomio che fa crescere l'economia in Sardegna
I grandi eventi sono un po’ come l’estate: in Sardegna portano turisti e fanno girare l’economia.
Lo dice una ricerca scientifica del Crenos, che ha analizzato Sant’Efisio, la Sartiglia e la Cavalcata Sarda e dimostrato che l’impatto è molto buono, in termini di presenze, di spesa, di grado di soddisfazione, di performance delle imprese. Inoltre - sottolinea Giuseppe Melis, professore di marketing turistico tra i curatori del monitoraggio - «chi partecipa a queste manifestazioni racconta di una serie di emozioni positive e riconosce il richiamo alla nostra identità che, di conseguenza, deve essere considerato un punto di forza».
Gli appuntamenti - a Cagliari il primo maggio, a Oristano nei giorni di Carnevale, a Sassari la penultima domenica di maggio - hanno insomma un forte appeal e aiutano la destagionalizzazione.
Ma, poiché in un certo senso si promuovono da soli, bisognerebbe lavorarci su, potenziare la comunicazione, dilatare il periodo di attrazione per i visitatori, utilizzarli come “modello”.
Lo studio è cominciato nel 2013 (finanziato dalla legge regionale 7/2007) ha coinvolto 22 ricercatori delle università di Cagliari e di Sassari sotto il cappello del Crenos (Centro ricerche economiche nord sud) e una prima sintesi è stata presentata nei giorni scorsi.
Nel complesso, il grado di soddisfazione è elevato, la maggior parte degli intervistati dichiara di "essere molto contento".
Spiega Stefano Usai, professore di Economia applicata: «Questi eventi hanno un effetto importante anche per le imprese: gli alberghi registrano un picco di presenze, anche con tariffe da alta stagione"