Gli agricoltori contro la Regione: "Lassismo e zero programmazione"
Duro attacco di Agrinsieme Sardegna (Confagricoltura, Cia, Copagri, Legacoop, Agci, Confcooperative) alla giunta Solinas: "Futuro incerto e nessun confronto, non si può più navigare in un mare così"Le associazioni degli agricoltori sardi all'attacco della Regione.
Agrinsieme Sardegna (ovvero Confagricoltura, Cia, Copagri, Legacoop, Agci, Confcooperative) punta infatti il dito contro la giunta Solinas lamentando l'assenza totale di confronto sui temi chiave del comparto.
Accuse durissime quelle del presidente del sodalizio Luca Sanna, secondo cui "il lassismo dell'esecutivo con conseguente assenza di una programmazione agricola e della indispensabile dialettica sindacale ci hanno spinto verso questa soluzione: non si può più navigare in questo mare in tempesta senza alcun confronto che porti a superare vecchie e nuove criticità".
La soluzione in questione è chiedere un incontro urgente con i capigruppo dei partiti presenti in consiglio regionale, per cercare di trovare risposte ai problemi che attanagliano il mondo agricolo isolano.
Sanna denuncia anche "il mancato invito all'incontro con le forze sociali sull'utilizzo dei fondi Bei, il mancato coinvolgimento sui provvedimenti di emergenza, il rapporto sporadico e improduttiva con l'assessore all'Agricoltura".
Ma problemi si riscontrano anche nei pagamenti: "A ottobre- incalza Agrinsieme - le imprese agricole non sanno se saranno pagate da Argea regionale o Agea nazionale".
Nessun monitoraggio, poi, viene segnalato per lo smaltimento delle oltre 98mila pratiche arretrate.
E poi la Politica Agricola Comune 2021-2027: "Sulla riforma delle Agenzie Agricole (Laore, Argea e Agris) non esiste ancora un atto ufficiale della Regione, sulla base del quale esprimere un giudizio mentre, con semplici atti amministrativi o note di indirizzo, si tenta di sconvolgere l'attuale assetto". Nuvole nere incombono, secondo Agrinsieme, anche sul settore allevamento: "In relazione alla crisi che ha investito lo scorso anno il comparto lattiero-caseario ovicaprino, non si conosce nessuna azione politica ed amministrativa regionale volta alla rimozione dei nodi strutturali del comparto".
Infine, il comparto suinicolo "che finalmente sembra aver superato il virus della Peste suina africana presente in Sardegna dal 1978, ma che è purtroppo bloccato dall'inattività della giunta regionale che deve mettere subito in campo le necessarie azioni politiche, per azzerare i divieti della Commissione Europea che impediscono la vendita fuori Sardegna di carne di maiale e derivati. Al contempo - concludono gli agricoltori - è fondamentale che l'Esecutivo regionale riprenda in mano la legge sulla suinicoltura, approvata dal Consiglio nell'agosto 2018, così da predisporre gli atti attuativi con relative disponibilità finanziarie".
(Unioneonline/l.f.)
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