I veicoli "Euro 6" di Fiat Chrysler, sottoposti alle verifiche sulle emissioni inquinanti, "a differenza di quanto sostenuto dalla Germania sono conformi alla normativa vigente".

Lo ha dichiarato il ministro dei Trasporti Graziano Delrio, nel corso di un'audizione alla Camera sull'efficacia dei sistemi di controllo delle vetture, motivo di contenzioso tra Roma e Berlino.

Nella primavera del 2016 – ha ricordato Delrio – "l'Autorità di omologazione tedesca, Kba, ha chiesto alla corrispondente Autorità italiana di verificare il rispetto della conformità del veicolo Fiat 500X e successivamente anche dei veicoli Fiat Doblò e Jeep Renegade, tutti Euro 6, alle prescrizioni in materia di emissioni inquinanti".

La Direzione generale della Motorizzazione civile ha quindi svolto le proprie verifiche, ma senza riscontrare alcun sistema di manipolazione "defeat device" né altra irregolarità.

Dopo lo scandalo dieselgate scoppiato nel settembre 2015, il ministero ha avviato nel 2016 una campagna di verifica sulle emissioni dei veicoli, e in particolare quelli rispondenti ai requisiti "Euro 5b". "Il rapporto di prova su 18 veicoli oggi può considerarsi definitivo e a breve ci sarà la pubblicazione", ha comunicato Delrio, aggiungendo che "la mediazione della Commissione Europea sta evolvendo in un modo che si può ritenere positivo".

In particolare, al termine della riunione del 2 febbraio scorso "la Commissione ha preso atto delle iniziative poste in essere da parte italiana e non ha ravvisato la necessità di ulteriori incontri di mediazione. Infatti, anche la parte tedesca ha preso atto di quanto asserito dal Mit in merito al miglioramento delle prestazioni ambientali dei veicoli di Fca, a seguito dell'azione volontaria dello stesso costruttore, che verrà a breve confermato per iscritto".

Tutto ciò - è la sintesi del ministro - dovrebbe costituire il presupposto per risolvere favorevolmente lo "scontro" tra Italia e Germania.
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