La data per l'apertura delle urne non è ancora fissata ma l'assalto al Jobs act è iniziato.

La Cgil ieri ha dato ufficialmente il via anche in Sardegna alla campagna nazionale per il «sì» ai due referendum abrogativi contro voucher e norme su appalti.

Una mobilitazione che da sabato prossimo invaderà dieci piazze dell'Isola: da Cagliari a Sassari, passando per Medio Campidano, Sulcis, Ogliastra e Gallura. Un'altra serie di iniziative partirà lunedì da Villacidro per poi proseguire a Oristano (il 14 febbraio) e Nuoro (21 febbraio).

«Una prima vittoria l'abbiamo già ottenuta», dice soddisfatto Michele Carrus, segretario generale della Cgil sarda, «oggi i cittadini parlano più che in passato di lavoro e diritti. Un'esigenza che ormai sta condizionando la vita di milioni di italiani precari». E proprio sulle scarse tutele garantite dalle attuali leggi sul lavoro che il sindacato punta il dito, grazie anche alle oltre tre milioni e mezzo di firme portate in supporto dei quesiti referendari.

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