Commercialisti, anche l'ordine di Oristano all'assemblea nazionale
All'ordine del giorno i temi della legalità e la lotta all'abusivismoI temi della legalità e dell'abusivismo sono stati al centro dell'edizione 2020 dell'annuale incontro degli stati generali dei dottori Commercialisti e degli esperti contabili. Appuntamento annuale promosso dal Consiglio nazionale della categoria per dibattere di riforma fiscale e crescita economica, coinvolgendo gli alti rappresentanti del Governo e delle Istituzioni.
Oltre 1500 i partecipanti provenienti dai 131 ordini territoriali, compreso l'ordine di Oristano con la delegazione guidata dal presidente provinciale Giorgio Ibba, accompagnato dai Colleghi Rita Boe, Antonella Congiu, Giorgio Iocca, Giorgio Mocci e Cecilia Serra unitamente al consigliere nazionale oristanese Remigio Sequi.
Il ruolo dei commercialisti per la legalità è stato il principale argomento del convegno: "Si è voluto rimarcare il compito a cui sono chiamati i professionisti della nostra categoria - ha sottolineato Giorgio Ibba - nella promozione di una cultura della legalità fiscale e nel contrasto ai circuiti illegali, dal fenomeno dell'evasione e delle frodi all'ingerenza mafiosa nell'economia".
Nel corso dell'incontro il presidente nazionale Miani ha ricordato la piaga dell'abusivismo e di leggi che lo hanno, in parte, legalizzato a discapito dei commercialisti ricordando che esiste un numero ancora incerto di coloro che offrono consulenza in materia contabile, fiscale ed economica che non sono iscritti all'Ordine dei commercialisti.
Sulle questioni relative all’esercizio abusivo della professione di commercialista da parte di soggetti non iscritti all'Albo interviene anche il vice presidente nazionale dei Tributaristi, problema rimarcato anche nel corso dell’assemblea nazionale.
"Mi permetto di non condividere la premessa dell'iniziativa avviata dall'Accademia dei commercialisti della Sardegna - osserva Gino Loi - perché ci sono altri professionisti che, pur non essendo iscritti all'Albo, sono legittimati a svolgere anch'essi mansioni e adempimenti fiscali/tributari. Mi riferisco ai Tributaristi che sono regolamentati dalla Legge 4/2013 e ne rispettano i dettami tramite le loro Associazioni di appartenenza, e sono abilitati dall'Agenzia delle Entrate al ruolo di Intermediari per operare in nome e per conto del contribuente. Se poi vogliamo parlare di competenza parliamone per tutti, albisti e non, e parliamo anche di formazione e aggiornamento".
Gino Loi, responsabile anche dell’ATI della provincia di Oristano, ricorda che fa parte dell’Associazione tributaristi italiani e che la loro crescita professionale è obbligatoria e prioritaria nel quotidiano operare. "Quindi, onde evitare equivoci e fraintendimenti e se si vuol fare la campagna anti-abusivismo - aggiunge Gino Loi - bisogna essere più chiari e specificare a chi e per che cosa si vuole fare questa campagna. Apprezzo e condivido invece lo slogan della pagina Facebook dell'Accademia dei Commercialisti della Sardegna che recita 'L'Unione fa la forza' se riferito, come io spero e mi auguro, ai rapporti dei professionisti 'tutti' con l'agenzia delle Entrate e con il ministero dell'Economia. È su questo che dobbiamo ragionare perché le nostre divisioni o le nostre iniziative singole ed estemporanee non portano da nessuna parte. E allora pensiamo ad organizzare iniziative comuni, per affermare con determinazione il ruolo che tutti gli operatori abilitati devono avere nei confronti degli interlocutori istituzionali e per rivendicare la dignità che ad essi spetta come parte integrante del sistema fiscale-tributario e non già subire passivamente il ruolo di 'vassalli'. Solo così L'Unione fa la forza.....veramente".