Caro bollette, agricoltore sardo disperato: “La mia azienda è al collasso, i costi incidono per il 25%”
Simone Podda, 41 anni, pensa al fotovoltaico, ma sono necessari investimenti importantiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
“Nella mia azienda agricola ho cinque contatori, non ho mai pagato una bolletta superiore ai 600 euro , proprio ieri mi è arrivata l'ultima: 1.100 euro, quasi il doppio. Così diventa difficile andare avanti". La testimonianza è di Simone Podda agricoltore 41enne titolare di un'azienda ortofrutticola di Villaspeciosa e responsabile di zona della Coldiretti, uno dei tanti partecipanti all'incontro organizzato dall’associazione di categoria stamani alla Fiera di Cagliari.
"Il costo dell'energia incideva per circa il 12% sul bilancio aziendale, ora siamo arrivati al 20 e in qualche caso anche al 25%", spiega.
Podda coltiva ortaggi in circa 15 ettari, oltre ad altri trenta di seminativi vari, e il caro energia si aggiunge a una serie di aumenti pesanti come quelli del carburante, dei fertilizzanti, degli agrofarmaci e di tutte le materie prime.
"Con un fatturato di circa duecentomila euro l'anno - racconta - se un quarto se ne va in energia elettrica, è un rischio per la sopravvivenza dell'azienda", che dà lavoro a quattro dipendenti.
Podda, studi in ingegneria elettronica, un passato alla Saras e da cinque anni titolare dell'azienda di famiglia, pensa al fotovoltaico: "Vorrei avviare la trasformazione - dice - e installare questa tecnologia in azienda ma sono necessari degli investimenti importanti, come la sostituzione di tutti gli impianti di irrigazione che devono essere adattati a un ciclo diurno per sfruttare l'energia del sole". Investimenti che costano e su cui non ci sono certezze e soprattutto tempi rapidi.
"Ho voglia di fare, di andare avanti e costruire, ma - confessa - questi costi stanno diventando insopportabili".
(Unioneonline/EC)
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