Duecentocinquanta posti di lavoro in meno e 90 sportelli chiusi nei prossimi tre anni. È un piano industriale "lacrime e sangue per il sistema del credito in Sardegna" quello presentato dal gruppo bancario Bper (Banca popolare dell'Emilia Romagna) che controlla il Banco di Sardegna, la Banca di Sassari e la Sardaleasing. A lanciare l'allarme oggi è la Cisl che questa mattina ha convocato una conferenza stampa per illustrare il piano industriale nei dettagli. "Si tratta di un piano che indebolisce il sistema del credito in Sardegna", afferma Ignazio Ganga, segretario generale della Cisl Sardegna. "E' vero che nessuno dei 250 lavoratori in esubero tra Banco di Sardegna e Banca di Sassari rimarrà in strada, dal momento che per tutti abbiamo trovato una soluzione tra pensionamento e prepensionamenti", spiega Ganga, "ma sono comunque 250 lavoratori in meno che non verranno sostituiti". Da qui l'appello alla Regione "affinché intervenga con Bper per trovare una soluzione che consenta di mitigare l'indebolimento del sistema del credito nell'Isola".
© Riproduzione riservata