Agroalimentare di eccellenza: la Regione stanzia 1,5 milioni in ricerca
Ostriche, spumante ottenuto da vitigni autoctoni, formaggi ai profumi di Sardegna: via ai nuovi bandi di Sardegna ricerche per progetti che raggruppano diverse imprese in settori ritenuti strategici.
A disposizione ci sono 1,5 milioni di euro per la ricerca e lo sviluppo di prodotti dell’agroalimentare (lattiero caseario, vitivinicolo, ittico).
«Puntiamo molto su ricerca e innovazione applicate all’agroalimentare per attrarre consumatori, operatori economico-istituzionali e competenze attraverso la valorizzazione degli asset, il potenziamento delle produzioni locali e l'applicazione delle nuove tecnologie», dice l'assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci
«Ed è proprio l'agroalimentare l'area prioritaria di specializzazione della strategia S3 Sardegna, la Smart Specialisation Strategy contenuta nel Fesr, che punta a favorire processi di innovazione grazie alla collaborazione tra imprese, Università e centri di ricerca. Così facciamo crescere le imprese locali, che diventano più competitive e acquistano la forza per imporsi sui mercati internazionali. In questo modo», conclude il vicepresidente della Regione, «l'agroalimentare può davvero diventare il settore di punta dell'economia regionale».
Due i progetti previsti per il settore lattiero caseario: uno per la produzione di nuovi prodotti che arricchiscano la tradizione casearia sarda con i sapori tipici del territorio isolano e l'altro, per la sperimentazione della produzione del pecorino romano con stagionature più lunghe.
Per il settore vitivinicolo è previsto, invece, un progetto per la spumantizzazione di vini ottenuti da vitigni autoctoni mentre, per il settore ittico è previsto la realizzazione della filiera delle ostriche, dalla caratterizzazione, alle tecniche di produzione del seme, all'insediamento e allo sviluppo, sino alla commercializzazione del prodotto.