Tre nuove varietà vegetali, nate dalle sperimentazioni sul miglioramento genetico portate avanti prima in laboratorio e poi in campo dai ricercatori dell'Agenzia regionale Agris Sardegna, sono state presentate oggi alla stampa e agli agricoltori.

Si chiamano Nuraghe, Shardana e Pratosardo e a conoscerle, nell'azienda Agris di San Michele, tra i territori di Ussana e Donori, c'erano anche il presidente Francesco Pigliaru e l'assessore dell'Agricoltura Pier Luigi Caria.

Nuraghe e Shardana sono due nuove varietà di grano duro, mentre Pratosardo (chiamata così per il nome della località alle porte di Nuoro, dove è stata coltivata) è una nuova varietà di medica poliforma.

Le tre new entry del panorama agricolo isolano sono state iscritte da Agris nel Registro Nazionale Varietale italiano.

(Foto Ufficio Stampa Ras)

"Dalla ricerca - ha commentato il presidente della Regione, Francesco Pigliaru -, è importante fare un ulteriore sforzo collettivo per capire come mantenere o rilanciare il settore cerealicolo in Sardegna. Sappiamo che la produttività è migliorata, ma registriamo anche una forte riduzione della superficie coltivabile, avvenuta tra il 2008 e il 2011".

"Serve la condivisione di tutti - ha proseguito - coltivatori, industriali, politica, su un vero 'piano industriale' del comparto, che individui su quali azioni, quali tecnologie, quali mercati di sbocco puntare insieme per guadagnare competitività e quote di mercato, per espandere la produzione puntando sulla qualità e su margini adeguati. Abbiamo un potenziale importante - ha concluso Francesco Pigliaru - come testimoniano questi nuovi prodotti con caratteristiche uniche, ed è importante valorizzarlo".

"L'iscrizione di queste nuove varietà premia il lavoro e riconosce le preziose attività di ricerca svolte in questi anni dagli studiosi di Agris", le parole dell'assessore Pier Luigi Caria che ha aggiunto: "La mancanza di unità fra gli agricoltori indebolisce ancora di più la fase di contrattazione del prezzo, soprattutto del grano duro, nella fase della vendita. Creare massa critica fra i produttori primari è la vera scommessa che deve affrontare tutto il settore".

(Unioneonline/D)
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