I numeri sono inequivocabili. Su dieci pazienti ricoverati in ospedale per Covid nove non sono vaccinati, quelli che muoiono o finiscono in terapia intensiva sono quasi esclusivamente no vax.

E ci sono altri aspetti di cui si parla molto poco: “Spesso arrivano in ospedale in condizioni molto gravi, restano ricoverati a lungo e se sopravvivono riportano danni alla salute”, spiega Sergio Marracini, direttore sanitario del Presidio ospedaliero unico di cui fanno parte i Covid hospital cagliaritani.

La lunghezza dei ricoveri rallenta il ricambio dei pazienti, “e questo assieme all’esigenza di non finire in zona gialla ci costringe a convertire in reparti Covid quelli che non lo sono”. I non vaccinati, in sostanza, “ci costringono a negare o ridurre l’assistenza ai pazienti che soffrono di altre patologie”.

Altro aspetto quasi inquietante, spesso e volentieri i no vax sono le stesse persone che definiscono il Covid una semplice influenza, e quando si infettano “fanno di tutto per non venire in ospedale, anche perché spesso si sono esposti sui social con le loro teorie e si vergognano del ricovero”. E quindi quandi ci arrivano sono già in condizioni gravissime a vanno supportati nella respirazione.

"Un paziente di un ospedale che non citiamo, no vax e complottista, insiste per firmare e andare a casa, ma appena gli tolgono il casco per l’ossigeno diventa cianotico. E insiste di voler uscire”, continua Marracini.

"Ho perso il conto dei pazienti no vax che durante il ricovero si sono amaramente pentiti di non aver fatto il vaccino”, afferma Rina Mura, coordinatrice infermieristica dell’Area medica Covid del Binaghi.

E’ l’ondata dei no vax, quella che stanno vivendo la Sardegna e l’Italia più in generale in questa estate giunta ai titoli di coda. “È giunto il momento in cui le persone che non ne hanno la competenza, smettano di parlare di Covid e vaccini, che io renderei obbligatori, e di danneggiare le persone e l’economia. I vaccinati, al massimo si fanno un’influenza per due o tre giorni”, taglia corto Stefano Del Giacco, immunologo dell’Aou di Cagliari-Monserrato.

“L’efficacia dei vaccini è ormai inconfutabile”, gli fa eco Francesco Bandiera dell’Aou di Sassari. “La Sanità continua a chiudere reparti per curare i non vaccinati per scelta. Dev’essere chiaro”.

(Unioneonline)

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