L’aria che tira è quella delle barricate. E lo si è visto – se mai ce ne fosse ancora bisogno – dal tono della protesta emerso a Nuoro, Benetutti, Macomer e in tutti gli altri centri della Sardegna dove ieri si sono tenuti gli incontri con gli allevatori chiamati ad agevolare la campagna di vaccinazione contro la dermatite dei bovini. Tanti allevatori – soprattutto quelli dei territori al di fuori della zona rossa del Nuorese e dell’area di Padru e Benetutti, dove cioè non è stata riscontrata la malattia – avvisano che non faranno vaccinare il bestiame. Ma, a distanza di poche ore dall’inizio delle inoculazioni, ciò che sta venendo fuori è la sottaciuta perplessità di molti veterinari dei servizi territoriali, tanto che l’assessore alla Sanità Armando Bartolazzi ha già annunciato «provvedimenti disciplinari» per gli eventuali riottosi.

Sarà una campagna di vaccinazioni a tappeto, 300mila dosi spalmate su tutta la regione, fino all’ultima mucca che pascola ignara e sanissima nei pascoli del Gennargentu e del Supramonte. È questo, uno degli aspetti più contestati.

Ulteriori dettagli e approfondimenti nell’articolo di Piera Serusi oggi in edicola e sull’app L’Unione digital. 

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