Delitto in Gallura: Cinzia stava male, ma Ragnedda le ha offerto cocaina
Nel fascicolo della pm Noemi Mancini c’è il calvario della vittimaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Cocaina offerta a una persona appena colta da un malore, nella piena consapevolezza delle potenziali, gravissime, conseguenze del gesto. Emanuele Ragnedda, stando alle indagini, non solo ha sparato, uccidendola, contro Cinzia Pinna, ma avrebbe anche creato le condizioni della tragedia, mettendo la droga a disposizione della donna, nonostante il suo stato.
Il quadro del delitto di Conca Entosa va completandosi (anche sulla base delle dichiarazioni dello stesso indagato) e la posizione di Ragnedda si aggrava sempre di più.
Nel fascicolo della pm Noemi Mancini c’è il calvario della vittima. Crollata per terra in una crisi drammatica, alla quale hanno assistito diverse persone, soccorsa dall’equipaggio di una ambulanza e dopo un leggero, forse apparente, miglioramento, “agganciata” da Emanuele Ragnedda.
Cinzia Pinna, la sera del 12 settembre, quando a Palau è salita sull’auto dell’imprenditore di Arzachena, stava male e l’uomo, stando alle indagini, ne era perfettamente consapevole.
Eppure Ragnedda avrebbe iniziato subito a darle della cocaina. La circostanza (che sarebbe stata confermata più volte dallo stesso Ragnedda) sta aggravando notevolmente il quadro accusatorio.
L’articolo integrale di Andrea Busia su L’Unione Sarda oggi in edicola e sull’App Digital