La scrittrice e attivista per i diritti umani Nadeesha Uyangoda torna in Sardegna per presentare il suo primo romanzo “Acqua sporca".

Un’opera che segna il suo esordio nella narrativa e che sarà al centro di due incontri nell’ambito del festival letterario Éntula: martedì 14 ottobre a Cagliari, alla Fondazione Siotto con Mamadou Mbengue e giovedì 16 ottobre a Sassari, al Padiglione Tavolara con Gemma Maurizi. Entrambi gli appuntamenti si terranno alle ore 19.

Dopo il successo dei saggi "L’unica persona nera nella stanza e Corpi” che contano (66thand2nd), Uyangoda cambia registro, ma non missione.

In Acqua sporca, infatti, la narrativa diventa uno strumento per continuare a interrogare il presente: migrazione, appartenenza, identità, povertà e guerra si intrecciano in una storia che attraversa continenti e generazioni, raccontando una famiglia divisa tra Italia e Sri Lanka.

La protagonista Neela, dopo trent’anni vissuti a Milano, decide di fare ritorno nel suo Paese d’origine. Ma quel viaggio verso casa è tutt’altro che pacificato: come una marea che si ritira, lascia scoperte le fragilità e le tensioni di un’intera rete familiare. Al centro della narrazione ci sono anche Ayesha, figlia di Neela, che vive una quotidianità incerta e disillusa in Italia, e le sorelle di Neela: Himali e Pavitra, rimaste in Sri Lanka, alle prese con le conseguenze della guerra, la povertà e il peso della memoria.

Uyangoda tesse una trama dove il privato diventa politico, e dove l’identità si rivela come un territorio complesso, mai statico, in costante contrattazione tra le aspettative della società e le verità più intime. La scrittura, lucida e tagliente, non cede alla nostalgia né al sentimentalismo, ma costruisce un racconto che restituisce dignità e profondità ai suoi personaggi, spesso emarginati dalla narrazione dominante.

Nata in Sri Lanka e cresciuta in Brianza, Nadeesha Uyangoda si è affermata negli ultimi anni come una delle voci più autorevoli e originali nel panorama culturale italiano.

Attivista per i diritti umani, podcaster, collaboratrice per testate internazionali come Al Jazeera English e The Telegraph, è anche conduttrice del podcast “Sulla razza”, che indaga le questioni razziali e le strutture di potere nella società italiana.

Con Acqua sporca, l’autrice conferma la sua capacità di fare letteratura e impegno, offrendo al lettore una lente diversa attraverso cui osservare il mondo. Un romanzo che parla a chi si sente diviso tra più identità, a chi ha vissuto l’emigrazione sulla propria pelle o attraverso le storie della propria famiglia. Ma anche a chi, semplicemente, vuole comprendere cosa significhi cercare un senso di casa in un mondo che spesso ti spinge ai margini.

Gli incontri in Sardegna – resi possibili grazie alla collaborazione tra Éntula, i Comuni di Cagliari e Sassari, la Fondazione Siotto, il Padiglione Tavolara e numerosi partner locali – sono un’occasione preziosa per riflettere sul ruolo della letteratura come ponte tra culture, generazioni e memorie.

© Riproduzione riservata