La Fondazione Teatro Lirico di Cagliari si prepara per una nuova straordinaria avventura oltreoceano. Un crescendo rossiniano di successi sta caratterizzando la gestione Orazi che da poco tempo è stata ulteriormente rinforzata dalla nomina prestigiosa di un nuovo Presidente di straordinario spessore, l'avvocato Giuseppe Andreozzi che ha preso il posto di colui che è stato a tutti gli effetti il primo timoniere sardo della nuova era delle Fondazioni liriche italiane.

Mario Scano, scomparso lo scorso giugno, ha retto per quasi 3 anni il nuovo organismo rinominato Consiglio di Indirizzo in base alla legge Bray.

Oggi, a capo della parte politica della Fondazione, siede l'apprezzato avvocato amministrativista che è considerato unanimemente grande esperto in campo giuridico, oltreché appassionatissimo di musica.

E già i risultati sono sul tavolo.

Se da una parte l'attivismo internazionale di Orazi ha portato consensi artistico-gestionali storici per il teatro cagliaritano, dall'altra la competenza di Andreozzi, unitamente al supporto degli uffici e alla collaborazione di tutte le parti in causa, ha consentito alla Fondazione di proseguire il suo cammino nonostante la strada, appena insediato, si fosse presentata ricca di ostacoli.

In primis l'iter per il Commissariamento intrapreso dal Ministero a seguito degli esiti dell'ispezione del MEF su aspetti burocratici per nulla recenti, avvenuti in teatro ben prima dell'arrivo di Claudio Orazi a Cagliari.

Le puntuali risposte inviate agli uffici romani dal neo Presidente hanno determinato l'archiviazione della pratica ed il superamento delle criticità rilevate in sede di controllo.

Ora le varie problematiche amministrativo-contabili sollevate dagli esperti del Ministero dell'Economia saranno esaminate internamente al teatro e risolte in poco tempo grazie alla competenza del nuovo vertice che porterà un contributo prezioso per la risoluzione delle controversie.

Archiviata una parentesi piuttosto insidiosa, la Fondazione lirica del capoluogo regionale si prepara alla trasferta americana con un programma fittissimo e di notevole rilevanza culturale, forte dell'esponenziale crescita di abbonati e del consenso del pubblico.

"L'ape musicale", l'ultimo libretto di Lorenzo Da Ponte e la prima opera italiana concepita e messa in scena negli Stati Uniti, ritorna a New York a 188 anni dal suo debutto, grazie all'invito esteso dalla Columbia University al Sovrintendente Orazi

Dopo il successo de "La campana sommersa" di Ottorino Respighi, eseguita lo scorso anno al Lincoln Center in collaborazione con la New York City Opera, ancora una volta si onora il rapporto culturale tra Italia e Stati Uniti con un focus su Lorenzo Da Ponte.

Il famoso letterato veneziano, autore dei più importanti libretti di Mozart, divenne un notevole esempio di migrazione intellettuale italiana in America.

Fu infatti il primo professore di italiano alla Columbia e pioniere nella produzione di opere italiane negli Stati Uniti.

Il suo pastiche chiamato "L'ape musicale" fu rappresentato al Park Theatre di New York il 20 aprile 1830.

Quest'opera, della quale giunge a noi soltanto il libretto, è stata espressamente ricostruita dal musicologo Francesco Zimei attraverso un'accurata analisi comparativa delle fonti.

L'ape musicale è stata presentata in anteprima a Cagliari durante la stagione estiva del 2017 e ha riscosso un grande successo di pubblico e critica, tale da portare il Vicepresidente del Dipartimento di Musica della Columbia University, Giuseppe Gerbino, ad invitare il Teatro Lirico per rappresentarlo a New York, visto il "grande interesse per questo lavoro, non solo per il suo valore artistico, ma anche per la sua importanza nella storia della musica americana".

L'ape musicale sarà rappresentata alla Columbia, nel suo primo allestimento moderno, il 15 e 17 ottobre alle 19.30, presso la Low Memorial Library, l'edificio più prestigioso del campus. L'opera sarà eseguita dall'Orchestra e dal Coro del Teatro Lirico di Cagliari, sotto la direzione di Donato Renzetti, con la regia di Davide Garattini Raimondi.

La produzione fa parte del Progetto di internazionalizzazione del Teatro Lirico di Cagliari promosso dalla Regione Sardegna ed inserito nel programma dell'Anno Europeo dei Beni Culturali, sostenuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e denominato "Un Ponte di Musica: Rifunzionalizzazione del Parco della Musica e del Teatro Lirico di Cagliari - Internazionalizzazione e innovazione delle produzioni anche per la valorizzazione turistico-culturale degli attrattori territoriali".

Finanziata dal Piano d'Azione Coesione "Progetti strategici di rilevanza regionale" che valorizzano le priorità del POR FESR nell'ambito della Programmazione Unitaria 2014-2020, la prestigiosa iniziativa sarà anche oggetto di un simposio internazionale il 15 ottobre intitolato "Lorenzo Da Ponte e la nascita dell'opera italiana a New York". Organizzato dal Dipartimento di Musica della Columbia e dalla sua Accademia Italiana di Studi Avanzati, si terrà presso l'Accademia Italiana, che quest'anno ha già presentato la mostra "Da Ponte alla Casa Italiana: una breve storia di studi italiani alla Columbia University", curata da Barbara Faedda, direttrice associata dell'Accademia italiana e autrice del libro con lo stesso titolo.

Martedì 16 ottobre, l'Orchestra e il Coro, diretti da Renzetti, saranno nell'antica Basilica di St. Patrick a Little Italy, la stessa parrocchia di Da Ponte, dove i suoi funerali si svolsero 180 anni fa, per un concerto lirico-sinfonico in ricordo dell'Oratorio per il beneficio del manicomio tenutosi il 22 giugno 1826. Con loro c'era la compagnia di artisti che, sotto l'egida del grande librettista veneziano, guidarono la prima stagione dell'opera italiana al Park Theatre.

L'invito per questo concerto del 16 ottobre è stato esteso direttamente dal Vescovo della prima cattedrale cattolica di New York, una delle più antiche e prestigiose istituzioni di Manhattan, che celebra il rapporto tra cultura e spiritualità.

"Da Ponte ha giocato un ruolo fondamentale nella promozione della cultura e dell'opera italiana negli Stati Uniti", ha affermato Armando Varricchio, Ambasciatore d'Italia negli Stati Uniti. "Le sue opere e il suo retaggio hanno oltrepassato i confini tra i nostri due paesi, arricchendo la più ampia relazione transatlantica e ispirando le persone in tutto il mondo fino ad oggi. La bella interpretazione moderna de 'L'ape musicale' alla Columbia riflette questo eccezionale risultato e aggiungerà un altro momento memorabile al vasto e sfaccettato marchio culturale italiano negli Stati Uniti, e per questo siamo grati al Teatro Lirico di Cagliari e al Sovrintendente Claudio Orazi".

L.P.

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