Apre domani a Sinnai una mostra temporanea di documenti dell’Archivio Storico di Sinnai in Piazza Municipio.

L’evento ricade nel programma nazionale di eventi dedicato agli archivi “Archivissima”. Attraverso i documenti conservati, saranno presentati i momenti e gli attori principali coinvolti in questo cambiamento.

Si esporranno gli atti degli organi superiori dello Stato, i provvedimenti dell’Amministrazione comunale, le reazioni degli abitanti, le cause giudiziarie decennali, le preziose planimetrie del territorio, gli effetti che ebbero sulle cussorgie, un altro antico istituto tipico sardo, in cui il diritto di pascolo apparteneva al singolo e non alla comunità ed era trasmissibile in eredità.

La mostra sarà visitabile venerdì dalle 17 alle 20 e sabato dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20.

In un documento si dice che “quando si parla di territorio e cambiamento, di solito, si pensa alla gentrificazione, all'eccessiva urbanizzazione di alcuni centri abitati, alle aree industrializzate o agli scempi realizzati sulle coste. Un fenomeno però peculiare della Sardegna, perché protrattosi sino all’età moderna, è quello degli ademprivi, la cui fine, sancita con la legge del Regno di Sardegna del 23 aprile 1865, rappresentò per l’isola un cambiamento epocale all’interno di una società ancora agricolo-pastorale”.

Ma cos’è un ademprivio? “Nel diritto, l’ademprivio è un bene di uso comune, generalmente un fondo rustico, sul quale ciascuna comunità poteva esercitare i propri diritti di sfruttamento, ad esempio per pascolo, legnatico e ghiandatico. Il termine si diffuse in Sardegna a partire dall’epoca catalano-aragonese sebbene questa pratica non si discostasse da usi comuni preesistenti, come i communalia (o communia) di epoca romana”.

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