Luis Alberto Angioni, ventunenne di Maracalagonis, studente del liceo artistico Brotzu di Quartu, nel corso del suo esame di maturità ha deciso di affrontare la parte di storia e filosofia in sardo.

"Volevo concludere questo percorso di studi - spiega - facendo qualcosa di originale. Ma soprattutto mi interessava rendere onore a una lingua bella, ricca che è la nostra impronta genetica. Ma che stiamo dimenticando diventando troppo 'americani' e poco autoctoni. Il sardo è invece una lingua da valorizzare. Una conoscenza in più che aumenta la nostra consapevolezza e il nostro bagaglio culturale. Non importa se poi ai fini pratici, ad esempio nel mondo del lavoro, magari non la utilizzerò. Per me era importante conoscerla e coltivarla come arricchimento personale".

Il suo professore della materia, Priamo Farris, docente esperto di lingua sarda, che due anni fa ha pubblicato anche un testo sull'argomento ("Problemi e prospettive della pianificazione linguistica in Sardegna. Limba, storia, società"), si è offerto di tradurre per i colleghi "continentali". 

"Ho parlato del rapporto uomo natura nel Medioevo legato soprattutto alla religione e al fatto che la natura esprimesse la volontà di Dio - racconta lo studente - per poi spostarmi all'uomo rinascimentale consapevole della sua abilità anche artigianale nella manipolazione della natura. Per arrivare poi ai giorni nostri con la bioetica legata al rapporto con l'ambiente".

"È nato tutto molto spontaneamente – sottolinea il professor Farris - dalla curiosità e dalla sollecitazione del ragazzo. Insegno anche lingua e storia sarda, spesso abbiamo approfondito questi temi. E, considerando che la legge lo consente, abbiamo accolto e accompagnato questo desiderio dello studente".

Ora per Luis Alberto si aprono le porte del mondo: "Inutile sottolinearlo, vorrei ancora approfondire le mie conoscenze anche in storia dell'arte sarda".

(Unioneonline/D)

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