Indagini nella basilica di San Gavino da parte dell'Université libre di Bruxelles. I ricercatori del Belgio tra cui Sébastien Clerbois, direttore del CReA-Patrimoine - Centre de Recherches en Archéologie et Patrimoine-, assieme alle sue collaboratrici, con l'ausilio dei funzionari della soprintendenza archeologica e del presidente del Centro Studi Basilica di San Gavino, Giuseppe Piras, hanno svolto alcune analisi strumentali dirette a rilevare se tra gli elementi architettonici impiegati per la costruzione della chiesa romanica ci possano essere anche materiali provenienti dalla cava della Corsica. Studi scientifici che interessano anche l’area archeologica di Turris Libisonis, una delle più vaste in Sardegna.

La ricerca, infatti, coinvolge tutti i territori dell'impero romano inseriti in un programma dettagliato dell'équipe belga che individua come prossima tappa il sito delle Terme di Caracalla a Roma.

La basilica millenaria, risalente all’XI secolo, è un monumento maestoso simbolo della città, i cui reperti emersi dagli scavi si trovano custoditi presso il museo dell’Antiquarium Turritano. La chiesa, la più grande in stile romanico della Sardegna, da tempo presenta gravi criticità dovute al deterioramento delle pareti esterne e degli elementi decorativi, un degrado strutturale che richiede un immediato intervento di recupero. 

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