"Tante difficoltà. Troppe contraddizioni fra leggi e norme di sicurezza in vigore. In un primo momento è stato molto difficile capire cosa potessimo fare. Ma alla fine siamo riusciti nel nostro intento. E anche quest'anno la comunità di Tuili rinnoverà la sua devozione a Sant'Antonio Abate".

Lo ha detto Giampiero Vargiu, portavoce del comitato della leva dei cinquantenni, che ha organizzato quest'anno a Tuili la festa di Sant'Antonio ai tempi del Covid-19.

L'emergenza coronavirus non ha fermato la festa più importante dell'anno nel paese della Giara, festa che chiaramente si è dovuta adattare alle norme anti-contagio, rispettando il distanziamento sociale ed evitando assembramenti.

Programma, per questo, limitato ai riti religiosi. "Abbiamo cercato di organizzare una festa per onorare soprattutto il nostro Sant'Antonio", ha aggiunto Vargiu.

Domani, martedì 28 luglio, dopo l'alba l'appuntamento con sa cicca de is froccus, la questua che tradizionalmente passava solo nelle case delle famiglie con figlie nubili, in cerca di marito. Alcuni componenti del comitato dei giovani si occuperanno de sa cicca. "Appuntamento fortemente voluto dal nostro sindaco Celestino Pitzalis, che ringraziamo per il grande sostegno e per essersi preso tante responsabilità, pur di consentire lo svolgimento dei vari momenti della festa", ha sottolineato sempre Vargiu.

Sempre domani alle 19 la solenne processione con obbligo di indossare la mascherina e rispettare la distanza di un metro e mezzo fra partecipanti. Mercoledì 29 luglio messe dalle 7 alle 10, una ogni ora. Alle 11 la messa solenne con l'omelia di padre Ivano Liguori, parroco di Laconi, e l'animazione canora di Laura Spano, accompagnata da Sara Pirroni all'organo. Alle 19 messa di ringraziamento al santo in piazza Vittorio Veneto celebrata da don Samuele Aru, parroco di Sini e Genuri e cantata da Maria Giovanna Cherchi, che alla fine del rito religioso proporrà anche un concerto live.

"Siamo così riusciti a unire il sacro e il profano e a proporre anche un piccolo appuntamento civile", ha chiuso Giampiero Vargiu, "ringrazio tutti i componenti del comitato della leva del 1970, perché mi hanno supportato e sostenuto anche nei momenti di difficoltà".
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