Benché la Sardegna abbia un'alta incidenza di artiste donne e queer, ancora molto va fatto per dare loro la giusta luce: e puntare i riflettori su di loro è da sempre la missione di "Pinzellos Indiaulados", la mini-testata che domani festeggia il suo primo anno al Circolo Utalabì di Nuoro, in via Redipuglia 37-41. L'appuntamento è per le 18 di domani, con talk-interviste con ospiti, un open mic aperto al pubblico e un momento finale di musica.

"Pinzellos Indiaulados" viene creata da Francesca Serra al volgere dell'anno scorso come spazio dedicato alla scoperta e alla valorizzazione dell'arte creata da donne e persone queer, raccolta in tutte le sue discipline con numerose interviste con le autrici. Un impegno assunto proprio di fronte alla relativa oscuratezza che molte di queste vivono ancora nell'Isola, pure rispetto alla controparte maschile e cisgender: fattore che non ha solo a che fare con la perifericità del nostro territorio, ma anche con stereotipi di genere ancora da combattere. 

La giornata del 5 dicembre, organizzata in collaborazione con il circolo nuorese, andrà a festeggiare il primo compleanno dei "pennelli indiavolati". Porte aperte alle 18 per le interviste dal vivo con alcuni dei nomi intervistati quest'anno dalla mini-testata, instaurando poi un dialogo su ulteriori tematiche con la giovane pittrice Sara Corona, la performance artist e guida di Effort Chiara Aru, e Medulla (Michele Salis Figus), cantante e musicista. Sul palco sarà presente a parlare delle proprie attività anche Istravanadas, collettivo transfemminista di Nuoro. 

Concluso il talk, il microfono verrà lasciato acceso per tutte le persone presenti donne e queer, in un momento dedicato a dare voce a chiunque voglia averla per la serata, portando arte, letture o discorsi. A concludere suonerà sul palco Medulla, con un progetto solista in cui l'elettronica eterea e minimal si fonde con vocalizzi sognanti, dal timbro androgino.

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