Asinara, Manfredi Borsellino torna nell'isola parco dopo 37 anni
Era appena 13enne quando, nel 1985, suo padre Paolo e Giovanni Falcone istruivano in gran segreto a Cala d'Oliva gli atti del maxi processo di mafia di PalermoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Manfredi Borsellino mancava dall’Asinara da ben 37 anni. Era appena 13enne, nel 1985, quando faceva compagnia a suo padre Paolo Borsellino e al suo collega Giovanni Falcone che in gran segreto, in una villetta di Cala d'Oliva di fronte al mare, istruivano gli atti del maxi processo di mafia, che terminò a Palermo con numerose condanne di capo mafiosi e affiliati. Fu uno dei più grossi processi penali mai celebrati al mondo.
I giudici Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, come noto, vennero giustiziati dalla mafia nel 1992.
Una ferita ancora aperta nella giustizia e nell'opinione pubblica italiana. Quella villetta di Cala d'Oliva, che era realtà un ex foresteria del penitenziario, ora è sede del Corpo forestale. Al cui interno sono state ricavate delle stanze in onore dei due grandi servitori dello stato.
Manfredi Borsellino, 50 anni, ora Commissario di polizia a Palermo, ha trascorso il fine settimana nell'isola, ex sede di numerosi carceri e ora Parco Nazionale. Ha visitato quei locali, assistito dall'ex ispettore del carcere Gianmaria Deriu, ora volontario dell'Ente Parco e grande conoscitore dell'Asinara.
"Manfredi Borsellino lo avevo conosciuto ragazzino e ora è un grande uomo, pacato e gentile - spiega -. Dopo tanti anni ha visitato l'isola e i locali che per mesi sono stati la sua casa e quella del suo amato padre e del giudice Falcone. Era chiaramente emozionato e per lui non deve essere stato facile immergersi in quel passato che nessuno ha dimenticato. È venuto insieme alla moglie e i tre figli. Forse tornerà in settimana, prima di lasciare la Sardegna".