A Tempio arrivano Lella Costa, Ottavia Piccolo, Stefano Fresi e Luca Bizzarri
Nel cartellone dell stagione targata CeDAC anche i grandi ballettiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Lella Costa e Ottavia Piccolo, ma anche Stefano Fresi, Luca Bizzarri, il musicologo Alberto Sanna con l’ensemble Dolci Accenti, il Balletto di Roma, la Compagnia Opus Ballet e gli acrobatici performers di blucinQue.
La stagione teatrale di Tempio Pausania, targata CeDAC, punta sulla nuova drammaturgia e sulle coreografie d’autore, sulla musica e sul nouveau cirque. “Una stagione per tutti i gusti con nomi di spicco – sottolinea la direttrice artistica del CeDAC Valeria Ciabattoni – pensata per attrarre diverse generazioni e fasce di pubblico con un cartellone intrigante”.
Undici i titoli in programma al Teatro del Carmine da novembre a maggio, e tra questi il bis di “Coppelia”, il celebre balletto ispirato a un racconto di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann e incentrato su una “bambola meccanica”, che sarà portato in scena nella versione di Fabrizio Monteverde dal Balletto di Roma e con la regia e coreografia di Caterina Mochi Sismondi dalla compagnia blucinQue.
C’è poi Lella Costa, protagonista di “La Fata”, un monologo brillante e coinvolgente sull’unica, enigmatica figura femminile de “Le avventure di Pinocchio”, e “Dioggene”, scritto e diretto da Giacomo Battiato e interpretato da Stefano Fresi, dove la “Historia de Oddi, Bifolcho”, in volgare duecentesco, lascia il posto alle vicende del suo autore, l’attore Nemesio Rea, che dopo una lite con la moglie si ritrova ad abitare in una botte come l’antico filosofo. Ma anche l’intenso ritratto al femminile di “Sissi l’Imperatrice”, con drammaturgia e regia di Roberto Cavosi e Federica Luna Vincenti nel ruolo di Elisabetta di Baviera, Ottavia Piccolo che interpreta “Matteotti – Anatomia di un fascismo” di Stefano Massini, con musiche di Enrico Fink, eseguite dai I Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo, e la regia di Sandra Mangini, e “Storie spagnole del Siglo de Oro”, col recital di Alberto Sanna and Dolci Accenti, dedicato ad alcune delle pagine più significative del Rinascimento e del Barocco in musica.
Completano il cartellone gli incubi di Joe Black, fumettista di talento, ne “L’uomo dei sogni” di Giampiero Rappa, che firma anche la regia, “Nives – Una telefonata lunga una vita”, dal romanzo di Sacha Naspini, un progetto teatrale di Giorgio Zorcù con drammaturgia di Riccardo Fazi, “Sogno di una notte di mezza estate” di COB – Compagnia Opus Ballet, dalla commedia di William Shakespeare, con coreografie di Davide Bombana e musiche di Felix Mendelssohn e Jóhann Jóhannsson, e “Le Nostre Donne” di Eric Assous, con Luca Bizzarri, Enzo Paci e Antonio Zavatteri, per la regia di Alberto Giusta.