“Cara Unione,

il 31 ottobre il reparto di Neurologia di Ozieri, pare, chiuderà, con i pazienti che verranno dal primo novembre trasferiti a Sassari nei casi di urgenza per i quali è necessaria la degenza ospedaliera, gli altri seguiti a livello ambulatoriale al Segni.

Ci si domanda, nell’augurio di essere smentiti, se e come questo sia possibile e se qualcuno, in primis i rappresentanti istituzionali del sassarese, non debbano assumersene le responsabilità dal momento che il reparto di Neurologia del Segni era stato riaperto appena il 19 settembre dopo tre mesi di chiusura e a seguito dell'arrivo di due nuovi neurologi. 

Quello che preme sottolineare è che ogni volta che in un comune come quello di Ozieri, nel quale confluiscono peraltro i cittadini del Marghine, Logudoro, Goceano e Meilogu e di conseguenza migliaia di persone, viene chiuso un reparto ospedaliero, le ricadute negative ricadono su tutta la popolazione, non solo sui pazienti di quel reparto. 

In Neurologia vengono ricoverati pazienti che soffrono di tante patologie: dal mal di testa a disturbi del linguaggio; dagli ictus a malattie neurodegenerative come Alzheimer o SLA, solo per citarne alcuni.

Il diritto alla salute dovrebbe essere preminente su tante altre priorità che invece pare prendano il sopravvento nell'agenda del legislatore a tutti i livelli.

Un vero peccato perché la salute, fisica e mentale, rappresenta il primo passo per condurre una vita normale e serena”.

M.V.D.

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