"Le droghe fanno cadere la ragione nel pozzo di un orrore senza senso"
La riflessione di un nostro lettore sulla morte del piccolo Giuseppe, a Cardito, e su quanto raccontato dall'uomo che l'ha uccisoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
"Gentile redazione,
'Ho fumato diversi spinelli, come faccio ogni giorno. Poi ho perso la calma', così l'uomo che ha ucciso il figlio della sua compagna. Emorragia interna o frattura della base cranica. Sarebbero queste le cause del decesso del piccolo Giuseppe.
Le droghe (legali e non) fanno sì che la ragione cada nel pozzo infinito di un orrore senza senso. Questo terribile evento fa capire che la droga non è solo un male per chi ne fa abuso, ma spesso anche per gli altri: basti pensare a chi si mette alla guida, dopo aver bevuto o fatto qualche canna.
I nuovi tossicodipendenti non si considerano dipendenti, perché associano questo stato a quello dell'eroinomane, considerato da loro un soggetto marginale e senza speranza: un mondo distante da loro.
Ora il risultato è che di domenica mattina, in un appartamento è stato ucciso un bambino massacrato di botte a schiaffi, a pugni e con il manico della scopa. Un raptus? Non si sa, ma pochi sanno che un consumo cronico di cannabis rende i consumatori abituali instabili, scatenandone l'aggressività e l'aumento di sintomi psicotici velati.
Nessuna droga (legale e non) è innocua".
Andrea Zirilli
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